Venafro. L’opposizione si fa sentire, e lo fa attravero un attacco mirato alla amministrazione comunale targata Sorbo.
4 milioni di euro dovranno essere restituiti alla Cassa depositi e prestiti. “Tutti sapevano che la Cassa non avrebbe acconsentito – attacca Cantone – perché l’amministrazione ha voluto fare di testa propria approvando un inutile e dannoso Piano decennale di riequilibrio”.
La minoranza si fa nuovamente sentire; e lo fa con un attacco mirato all’amministrazione comunale attraverso il rappresentante delle minoranze, Alfonso Cantone. Il capogruppo di “Venafro che vorrei” attacca direttamente sia il primo cittadino Antonio Sorbo ed i cittanovisti, anche l’assessore Angelamaria Tommasone, rea di fare troppi annunci e pochi fatti. “Faccia meno chiacchiere”, è l’invito di Cantone che la vorrebbe a volte “più critica verso alcune operazioni dell’amministrazione. Il sindaco stili una lista di priorità per la rinascita della città e noi siamo pronti a sotterrare l’ascia di guerra e collaborare per il bene di Venafro. Ma continuando così, dai banchi delle minoranze non possiamo che evidenziare i fallimenti di questo esecutivo e di questa maggioranza che fino ad oggi, con fortune alterne, sta solo gestendo quanto ha lasciato la vecchia amministrazione: dalla palazzina Liberty ad altre opere. Nessuno ancora sa cosa vuole fare la giunta Sorbo per i prossimi anni, quali progetti e programmi ha per la nostra città”. Quindi, l’elenco delle mancanze, come la gestione dei rifiuti, il Nucleo di valutazione voluto dalla stessa Tommasone: “Lasciassero lavorare in santa pace e tranquillità i dipendenti anziché farli sentire con il fiato sul collo. Piuttosto, l’assessore proponesse un nucleo di valutazione dell’operato dell’amministrazione. In questo caso, sono certo, che le bocciature fioccherebbero e non risparmierebbero nessuno!”. 4 milioni di euro dovranno essere restituiti alla Cassa depositi e prestiti. “Tutti sapevano che la Cassa non avrebbe acconsentito perché l’amministrazione ha voluto fare di testa propria approvando un inutile e dannoso Piano decennale di riequilibrio. Quando dissi in Consiglio che sarebbe finita con i soldi che dovevano tornare indietro sono stati quasi deriso. Ora i fatti mi danno ragione…”.