Venafro. Senza l’ok al piano pluriennale assunzioni solo dal 2023, il Comune non riesce a reintegrare il personale: sollecito al Governo che non si esprime.

Situazione al Comune che si va aggravando causa i pensionamenti degli ultimi mesi che abbasseranno gli attuali livelli occupazionali in tutti i settori della macchina amministrativa.

di Marco Fusco

“Assunzione di personale- richiesta di autorizzazione”: da Palazzo Cimorelli, nei giorni scorsi, è partita una nuova missiva diretta al Ministero -Finanze locali. L’amministrazione comunale vuole avere l’ok delle competenti autorità centrali per avviare la stagione dei concorsi. La situazione al Comune di Venafro, sul capitolo dipendenti comunali, si va via via aggravando a causa dei pensionamenti degli ultimi mesi (quota “100”) che abbasseranno significativamente gli attuali livelli occupazionali in tutti i settori della macchina amministrativa interna. Ma a rappresentare una palla al piede di chi oggi amministra la città, è il piano di riequilibrio approvato dal Consiglio comunale il 31 luglio del 2014. Si decise di deliberare un piano decennale di riequilibrio finanziario pluriennale 2014/2023, rimodulato poi nel 2016 sempre quando a capo dell’amministrazione comunale c’era il sindaco Antonio Sorbo. Ma il piano pluriennale a tutt’oggi non è stato approvato dalle autorità superiori e questo, per così dire, gioca contro gli interessi del Comune anche se, in assenza dell’approvazione del suddetto piano «le procedure esecutive intraprese nei confronti dell’ente sono sospese dalla data di deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano di riequilibrio pluriennale, secondo la normativa vigente». Ecco perché da Roma ancora non arriva il via libera, cioè l’autorizzazione all’assunzione di personale sia a tempo indeterminato che a tempo determinato. L’amministrazione Ricci ha documentato al Mef la possibilità di rideterminare la pianta organica, anche perché il suo sviluppo triennale deve essere letto in una sorta di dinamicità modificabile ogni qual volta «lo richiedano norme di legge, nuove metodologie organizzative, nuove esigenze della popolazione, sempre nel rispetto dei vincoli imposti dalla legislazione vigente in materia di assunzioni e spesa di personale fermo restando che la stessa non può essere variata in aumento per la durata del piano di riequilibrio». Se così stanno le cose, il Comune di Venafro non potrà avviare la stagione dei concorsi a breve, ma attendere il 2023, proprio in coincidenza della scadenza del mandato del sindaco Alfredo Ricci. Anche se, il responsabile del settore finanze e tributi di Palazzo Cimorelli, ha attestato che «le assunzioni proposte sono compatibili con il piano di riequilibrio approvato e sono sostenibili finanziariamente in termini di competenza e di cassa». Eppure c’è anche il piano triennale dei fabbisogni di personale per gli anni 2019/2021, è stato anche approvato il Regolamento per la misurazione e valutazione della performance dei dipendenti comunali che alla data del primo gennaio di quest’anno risultavano 45 in servizio, scesi ora a 43. L’assessore al ramo Angelamaria Tommasone è continuamente in contatto con gli uffici ministeriali deputati a questa problematica, per uscire dall’impasse. Una cosa è certa: il Comune di Venafro è nelle condizioni di assumere. Ci sono le risorse, aumentano i vuoti in organico. Si spera ora nel nuovo governo Conte, per sbrogliare la matassa e avviare, finalmente, la stagione dei concorsi dopo oltre un decennio di blocco delle assunzioni.

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