Venafro. Traffico di sostanze stupefacenti: smantellata una banda composta da sei persone. Sequestrate oltre mille dosi di droga.
I carabinieri del Comando provinciale di Isernia hanno dato esecuzione a sei ordinanze di custodia cautelare in carcere e 15 decreti di perquisizione domiciliare emessi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di soggetti appartenenti a una rete criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Isernia. Nel corso delle indagini, che hanno portato al sequestro di oltre mille dosi di stupefacenti, di diversa tipologia, i carabinieri hanno accertato che per condurre l’attività di spaccio al dettaglio venivano impiegate anche le mogli e i figli minorenni degli indagati, bambini di età compresa tra i due e i quattordici anni. Impegnati, dalle prime ore della mattinata, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia. Le indagini hanno permesso di smantellare un’attività criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia di Isernia, e sono state condotte oltre che attraverso attività tradizionali quali i servizi di osservazione, pedinamento e controllo, anche con attività tecniche, quali intercettazioni telefoniche e riprese video fotografiche, per un totale rispettivamente di oltre ventimila conversazioni captate e millecinquecento ore di immagini registrate. Ai militari del Nucleo Investigativo di Isernia che hanno condotto le indagini con la fattiva collaborazione dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Venafro, si sono aggiunti nell’operazione di questa mattina anche i militari della Compagnia di Isernia, supportati da unità specializzate per la ricerca di stupefacenti dei Nuclei Cinofili dell’Arma di Chieti e Napoli. In totale sono settanta gli uomini dell’Arma impiegati nell’operazione. A finire in carcere sono stati Ergys Brunga, 26enne di origine albanese, che si occupava di fornire rilevanti quantità di sostanze stupefacenti, del tipo cocaina, hashish e marijuana, delle quali si approvigionava principalmente nel napoletano e nel casertano, agli spacciatori locali, anch’essi arrestati, Franco Sarachelli, 36enne di Isernia, Cesare Spada, 35enne, Roberto De Silvio, 38enne, Pino Spada, 38enne e Vincenzo Spada, 65enne, tutti di Venafro e appartenenti a famiglie di rom stanziali. Ed erano proprio questi ultimi a gestire le piazze di spaccio tra Isernia e Venafro. E’ stato individuato un rilevante numero di acquirenti nel corso dell’attività di indagine, tra i quali purtroppo anche giovani studenti degli istituti scolastici della provincia: sei le persone arrestate in flagranza di reato e trenta quelle denunciate in stato di libertà, tutti soggetti residenti oltre che nella provincia di Isernia anche in quelle vicinorie di Caserta, Napoli, Frosinone, Campobasso, Pescara e L’Aquila. Convenzionale il linguaggio utilizzato per l’acquisto delle dosi di stupefacenti: “portami una birra” oppure “mezza birra” o “andiamoci a fare il bagno” erano alcune delle frasi captate durante le intercettazioni telefoniche, con le quali i soggetti coinvolti tentavano di criptare il discorso. Da rilevare sotto il profilo della gravità della condotta delittuosa la circostanza che per condurre le attività di spaccio al dettaglio venivano utilizzate le mogli e anche i bambini, figli minorenni degli indagati. Nel corso delle operazioni è stata inoltre data esecuzione a quindici decreti di perquisizione domiciliare emessi dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti indagati coinvolti a vario titolo nell’attività delittuosa. In tale contesto è stato rinvenuto e sottoposto a sequestro un ulteriore quantitativo di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, sostanze da taglio e una somma contante pari a circa 7.000 (settemila) euro quale provento dell’attività di spaccio.