ALIFE / Verso le Amministrative 2018. Ecco il nome del potenziale candidato a sindaco che sarà proposto questa sera al tavolo degli “imprenditori”: si tratta di Vincenzo Santagata, ex amministratore comunale, ex vice sindaco, ex vice presidente del Consorzio Idrico casertano.
Mentre scendono, in queste ore, le quotazioni del potenziale candidato a sindaco proposto dal presidente del Sannio Alifano, Alfonso Santagata, ovverosia la moglie Maria Luisa Di Tommaso.
Ennesimo summit previsto per questa sera (nessuno sarà romanista, immaginiamo, vista la partita delle 20:45 della Roma impegnata in semifinale di Champions League contro il Liverpool), al tavolo degli “imprenditori”. Dopo alcune burrascose riunioni, al quale si è assistiti nelle settimane passate, sembra arrivato il momento della verità. Scendono, in queste ore, le quotazioni del potenziale candidato a sindaco proposto dal presidente pro tempore del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, Alfonso Santagata, ovverosia la moglie Maria Luisa Di Tommaso: l’avvocatessa originaria di Sant’Angelo d’Alife non troverebbe unanimità di consensi tra i “commensali” del tavolo politico, a cui hanno finora partecipato imprenditori, e non, del paese. Dopo l’altro summit di ieri sera, organizzato dal gruppo di riferimento dell’ex sindaco Roberto Vitelli, ecco quello dei titolari di aziende, che da tempo stanno lavorando per la formazione di una lista in vista delle elezioni del prossimo 10 giugno 2018. Il nome che sarà proposto nel corso della riunione che si terrà fra qualche ora è quello dell’ex amministratore della città di Alife (consiliatura Giovanni Guadagno 1995-1999), nonchè vice sindaco, Vincenzo Santagata. In pensione dopo una vita lavorativa alle dipendenze delle Ferrovie dello Stato, Santagata è stato anche vice presidente del Consorzio Idrico Terra di Lavoro di Caserta. Un’amministrazione, quella del professor Guadagno, che poco è riuscita a produrre dal punto di vista realizzativo ma molto ha programmato in termini di opere pubbliche, portate a termine poi dalle maggioranze consiliari che sono susseguite.
