Caserta / Provincia. E da lunedì 18 maggio riaprono anche barbieri, parrucchieri e centri estetici. Tutto quanto c’è da sapere.
Più giorni di apertura con estensione anche degli orari, aree di attesa anche fuori i locali, ove possibile, lavorare a porte aperte: mascherine e guanti cambiati ad ogni cliente.
Un settore, quello della cura della persona, che ha fatto registrare negli ultimi anni un aumento considerevole del di imprese che hanno iniziato l’attività, a testimonianza dell’attenzione al benessere che le persone hanno mostrato negli ultimi tempi. I saloni di barbiere e parrucchiere rappresentano circa il 73% del totale delle imprese attive in Italia ma proprio per la loro peculiare attività, in continuo stretto contatto con i clienti, sono stati i primi ad abbassare la saracinesca vista l’emergenza epidemiologica in corso dovuta al coronavirus. In Regione Campania esistono oltre 9.600 tra saloni di barbiere e parrucchiere, oltre a 2.400 istituti di bellezza, 58 manicure e pedicure, per un totale di oltre 12mila aziende del settore. In vista della iminente riapertura anche per loro, sono state tracciate delle linee guida che, imprenditori e clienti, devono scrupolosamente osservare. Vediamo quali.
I barbieri e parrucchieri certamente dovranno per forza di cose ridurre il numero di trattamenti in contemporanea, quindi si dovrà prevedere la possibilità di ottenere deroghe ai giorni di chiusura (attualmente è la domenica ed il lunedì) consentendo loro anche l’estensione degli orari di apertura dei locali. Ciò consentirà una turnazione fra i lavoratori in modo tale che vi sarà meno presenza in contemporanea nel locale. Anche alla razionalizzazione degli spazi deve essere posta massima attenzione, in modo tale da permettere il distanziamento che potrà essere favorito realizzando aree di attesa anche all’esterno dei locali, consentendo ove possibile l’occupazione del suolo pubblico in deroga. Necessario ricorrere a prenotazioni degli appuntamenti, scaglionando i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente, consentendo ridottissimi tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento. Per i locale, si possono riorganizzare gli spazi interni sfruttando tali aree per le fasi di attesa tecnica, esempio la posa del colore. Potranno altresì essere utilizzate barriere separatorie fra aree e postazioni sempre per mitigare il rischio, in particolare per le aree lavaggio. Ancora, individuare chiaramente le zone di passaggio, le zone di lavoro e le zone di attesa. Prevedere una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni di trattamento. Limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario. Prevedere orari di lavoro flessibili e, ove possibile, turnazione dei dipendenti. Ove possibile lavorare con le porte aperte. Eliminare riviste ed ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale. In caso di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C il cliente dovrà rimanere a casa. Le attività avvengono esclusivamente su prenotazione, previo appuntamento on-line o telefonico. A tal fine è necessaria una buona gestione degli orari per evitare le sovrapposizioni di clienti. In fase di prenotazione, il gestore provvederà ad informare il cliente circa la necessità di osservare le misure di igiene personale (ad es. lavaggio della barba) prima di recarsi al locale per il trattamento. Ogni cliente accede al locale da solo e nel caso di clienti che necessitano di assistenza (ad es. minori, disabili) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione. Limitare la permanenza dei clienti all’interno del locale esclusivamente al tempo necessario per l’erogazione del servizio/trattamento. Consegnare all’ingresso una borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personali del cliente da restituire al completamento del servizio. Per quanto attiene il pagamento, è opportuno evitare di maneggiare il denaro contante, privilegiando i pagamenti elettronici. I trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (ad es. cura della barba). Fornire al cliente durante il trattamento/servizio una mantella o un grembiule monouso ed utilizzare asciugamani monouso; se riutilizzabili, devono essere lavati ad almeno 60°C per 30 minuti. Una volta utilizzati debbono essere posti e conservati in un contenitore con un sacco di plastica impermeabile poi chiudibile e che garantisca di evitare i contatti fino al momento del conferimento e/o del lavaggio. Privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili. Posizionare soluzioni disinfettanti e dispenser con soluzioni idro-alcoliche o a base di altri principi attivi (purché il prodotto riporti il numero di registrazione o autorizzazione del Ministero della Salute) per l’igiene delle mani all’ingresso e in corrispondenza delle postazioni di lavoro a disposizione del personale e della clientela, con erogatori tali da evitare il contatto con il flacone. Relativamente al rischio da SARS-COV-2, sanificare dopo ogni trattamento/ servizio l’area di lavoro e gli strumenti utilizzati (ad es. forbici, pettini, etc.) oltre le normali procedure di prevenzione in atto per il settore. Disinfettare frequentemente le superfici comuni, ossia utilizzate da più persone (comprese tastiere, POS, maniglie, corrimani, etc.). Pulire giornalmente i locali comuni come spogliatoi e servizi igienici con prodotti specifici. In tali locali, se dotati di finestre, queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di apertura. Garantire un ricambio d’aria regolare e sufficiente nei locali di lavoro favorendo, in ogni caso possibile, l’aerazione naturale anche mantenendo la porta di ingresso aperta. Eliminare, ove possibile, la funzione di ricircolo dell’aria negli impianti di riscaldamento/raffrescamento. Posizionare nel locale raccoglitori chiusi per i rifiuti. L’attività di un centro estetico presenta caratteristiche diverse da quella del barbiere e parrucchiere anche se in entrambi si lavora a distanza ravvicinata dai propri clienti. L’estetista lavora in ambienti generalmente singoli e separati (cabine) e le prestazioni tipiche comprendono già misure di prevenzione del rischio da agenti biologici alle quali ci si deve attenere rigorosamente nello svolgimento della normale attività professionale. Per quanto concerne le misure di sistema, le misure organizzative di prevenzione e protezione e le misure igienico-sanitarie si rimanda a quanto già riportato per i barbieri e parrucchieri, in linea generale. Durante i trattamenti estetici, i pannelli della cabina dovranno essere chiusi. Per i trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere operazioni alternative, tali trattamenti solo in locali fisicamente separati, arieggiati al termine di ogni prestazione. Sono inibiti l’uso della sauna e bagno turco, vasche idromassaggio. Al termine di ciascuna sessione vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro utilizzato per il trattamento. Pulire e disinfettare scrupolosamente tutte le superfici della cabina estetica all’uscita di ogni cliente utilizzando disinfettanti idroalcolici o a base di cloro, con particolare attenzione ad apparecchiature, strumenti e tutte le superfici con cui il cliente è venuto in contatto. Prima di far entrare il cliente successivo, garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente.
In riferimento all’adozione di misure specifiche per i lavoratori obbligo di utilizzo di mascherine chirurgiche durante tutta la giornata di lavoro, di guanti in nitrile che dovranno essere cambiati per ogni cliente. L’uso della mascherina chirurgica dovrà essere associato a visiere o schermi facciali per le attività di cura del viso e della barba. Per gli estetisti dovranno essere previsti dispositivi di protezione individuale di livello protettivo superiore (FFP2 o FFP3 senza valvola espiratoria) per le attività di cura del viso l’utilizzo di vapore e/o generazione potenziale di aerosol. Sia i FFP2/FFP3 che gli schermi facciali e le visiere devono essere DPI di III categoria, per cui il loro uso deve essere valutato nell’ambito della complessiva gestione dei rischi, con un adeguato coinvolgimento del Medico Competente, ove previsto. Non toccare la parte esterna del dispositivo durante l’utilizzo e procedere alla immediata igiene delle mani nel caso in cui un simile contatto non possa essere evitato, sanificazione e conservazione dei dispositivi riutilizzabili fra un utilizzo e l’altro, accurata igiene delle mani prima di indossare il dispositivo e dopo averlo rimosso e manipolato. Per la sanificazione dopo ogni utilizzo di schermi facciali e visiere, il dispositivo deve prima essere lavato con acqua e comuni detergenti e disinfettato. L’uso prolungato nel tempo dei prodotti di disinfezione può deteriorare le componenti delle protezioni oculari/facciali. Pertanto, prima di ogni utilizzo è necessario ispezionare la visiera/schermo facciale e, se sono presenti segni di deterioramento, sostituire le componenti danneggiate o l’intera protezione. Anche il personale addetto alla cassa dovrà indossare mascherina chirurgica e barriere di separazione (in plexiglass). Va ribadita la necessità di una corretta e frequente igiene delle mani, anche attraverso la messa a disposizione in punti facilmente accessibili di appositi dispenser con soluzione idroalcolica. Particolare attenzione dovrà essere posta ai locali spogliatoi ed ai servizi igienici, prevedendo un’adeguata pulizia giornaliera degli stessi. In tali locali se dotati di finestre queste devono rimanere sempre aperte; se privi di finestre, gli estrattori di aria devono essere mantenuti in funzione per l’intero orario di apertura. Si consiglia di indossare abiti da lavoro diversi da quelli di arrivo al lavoro o in alternativa mantella/grembiule monouso. Lavare regolarmente gli indumenti da lavoro con prodotti specifici ad una temperatura di almeno 60 C° e per un tempo di almeno 30 minuti.