“Papà, quando è che ce ne andiamo?”. Ciro Esposito si risveglia dal coma: sospiro di sollievo per i familiari del ragazzo ferito durante gli scontri della partita di calcio Napoli – Fiorentina.

ciro esposito

carmen posillipoAnche l’avvocato casertano Carmen Posillipo (nella foto a sx) è pronta a offrire patrocinio gratuito al tifoso: “Sono pronta a difenderlo e rispondo presente all’appello dei genitori del ragazzo, in maniera gratuita e per il bene della giustizia”. Si era già occupata della miss di Macerata Campania Rosaria Aprea.

Si sarebbe svegliato dal coma ed avrebbe pronunciato anche delle parole: “Papà, quando è che ce ne andiamo?” Ciro Esposito, il ragazzo di Scampia colpito da un colpo d’arma da fuoco durante gli scontri di Roma prima della partita di calcio, finale di Coppa Italia, tra il Napoli e la Fiorentina. Il papà di Ciro, Giovanni, e anche lo zio, confermano che “è agitato perchè inizia a sentire dolore, ha fatto segno di voler bere. Le condizioni sono stabili ma restano critiche, per il momento non ci sono novità. Serviranno altri esami perchè la Tac che è stata fatta non è chiara”. Qualcuno parla addirittura di miracolo di San Gennaro, dopo le ore di angoscia attesa per le gravi condizioni del ragazzo di Scampia, un ragazzo buono, a detta dei conoscenti, che lavora nell’autolavaggio di famiglia in quel rione napoletano di Scampia spesso denigrato. Lo zio Enzo Esposito racconta: “è stato un triplo miracolo. Mio nipote è arrivato al San Pietro tecnicamente morto e l’hanno ricondotto alla vita. È arrivato al Gemelli in coma e i medici hanno detto ‘se riusciamo ad operarlo è un miracolò. Poi hanno detto che l’operazione era molto rischiosa e che lo stato clinico di Ciro non deponeva a favore della sua riuscita. Adesso, le parole del medico sono state: “intervento perfetto”. Ieri San Gennaro ha sciolto il sangue oggi ha salvato mio nipote”. La madre del tifoso, intanto, aveva chiesto ieri sera alla società Napoli Calcio di offrire alla sua famiglia l’assistenza di un legale, giacchè aveva scoperto che i poliziotti che erano in ospedale davantio al letto del figlio non erano lì per sincerarsi delle sue condizioni o per proteggerlo, bensì per piantonarlo, temendo pericolo di una sua fuga o reiterazione del reato.  Ora il legale è arrivato, tale Angelo Pisani, che con il fratello Sergio e con la Camera Penale partenopea ha assunto gratuitamente la difesa del tifoso: “Ciro Esposito muove a stento le palpebre e versa tuttora in condizioni molto gravi. Non si comprende quindi in che modo potrebbero scattare esigenze cautelari connesse a pericolo di fuga o di reiterazione del reato”. Pisani ha fatto comunque sapere che nessun provvedimento di fermo è stato finora notificato a Esposito: “Ci auguriamo anzi che i due esponenti delle forze dell’ordine presenti in ospedale siano stati inviati a piantonare Ciro per tutelare la sua incolumità da eventuali, ulteriori attacchi. In ogni caso, rispetteremo qualsiasi iniziativa della magistratura e tuteleremo Ciro Esposito, se sarà necessario, con tutte le indagini difensive previste dalla legge. Va apprezzata l’iniziativa di due associazioni di tifosi della Roma e della Lazio, che hanno messo a disposizione dei familiari le strutture logistiche perchè possano restare accanto al ragazzo in un momento così drammatico. Ora ci attendiamo perciò anche dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dal presidente del Napoli Aurelio de Laurentiis un segnale di solidarietà. Sarebbe un bel gesto verso una famiglia di lavoratori onesti di Scampia e, soprattutto, nei confronti una madre che, pur così duramente provata, ha già perdonato l’aggressore di suo figlio. E questo sarebbe anche un modo per unirsi a noi nel ‘tifò più grande: quello per la vita di Ciro, perchè possa superare e vincere la sua battaglia più difficile”.

Stampa

comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato né condiviso con terze parti. I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori. *

menu
menu
erbanina
erbanina