Donne e false accuse. Denuncia l’ex per violenza sessuale, ma era tutto inventato: donna a processo per calunnia. VIDEO.

“Polizia giudiziaria giunta alla conclusione che è stato tutto inventato e le accuse, ritenute prive di fondamento, sono state chiuse con una richiesta di archiviazione da parte della Procura”. VIDEO.

Nel 2017 una donna sposata accusa il suo amante, anch’egli sposato, di ripetute violenze sessuali, percosse, minacce ed atti persecutori.

Ma era tutto inventato: denunce archiviate.

Nel 2023 la sedicente vittima viene processata per calunnia: “La polizia giudiziaria, nell’accertamento dei fatti e grazie a varie ricostruzioni e testimonianze, è giunta alla conclusione che è stato tutto inventato e le accuse, ritenute prive di fondamento, sono state chiuse con una richiesta di archiviazione da parte della Procura”. Dopo che l’inchiesta ha provato che si trattava soltanto di menzogne, la Procura ha iscritto la donna nel registro degli indagati rinviandola a giudizio per calunnia.

di  Valentina Simonetti

Una donna è finita sotto processo per calunnia nei confronti del suo ex, aveva denunciato gravi violenze sessuali e minacce che in seguito alle indagini si sono rivelate tutte invenzioni.

Una donna di Ascoli Piceno è finita sotto processo con l’accusa di calunnia dopo le indagini da parte delle forze dell’ordine scattate successivamente ad una denuncia che la stessa aveva sporto nei confronti del suo ex amante per violenze sessuali. La polizia giudiziaria però, nell’accertamento dei fatti e grazie a varie ricostruzioni e testimonianze è giunta alla conclusione che è stato tutto inventato, e le accuse, ritenute prive di fondamento sono state chiuse con una richiesta di archiviazione da parte della Procura.

La conseguenza ora è che la donna risulta essere unica indagata e dovrà rispondere in tribunale del reato di calunnia nei confronti dell’uomo con il quale aveva avuto una relazione nel 2017 pur essendo sposata. Nel fascicolo aperto con i verbali contro l’ex, c’erano numerosi racconti, secondo i quali la presunta vittima sarebbe stata costretta più volte a rapporti forzati e avrebbe subìto violenze fisiche, comportamenti persecutori, intimidazioni e minacce a causa della decisione di interrompere gli incontri. Come riporta il Resto del Carlino, l’accusatrice è attualmente stata iscritta nel registro degli indagati e rinviata a giudizio.

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