Donne violente. Tra moglie marito non mettere il dito, specie se parte una coltellata.

A ruoli invertiti si sarebbe parlato di semplici maltrattamenti o di femminicidio sfiorato? Si sarebbero moltiplicati gli inviti a chiedere aiuto ad un CAV e rifugiarsi in una casa protetta?

“discussione evidentemente un po’ troppo accesa” dice l’articolo. L’uomo vuole separarsi ma la donna non accetta la decisione e reagisce a coltellate; l’uomo è stato “soltanto” colpito alla gola, è giusto sottovalutare l’episodio parlando di discussione un pò troppo accesa.

Il numero ed il bersaglio delle coltellate potrebbero lasciar pensare che la signora volesse sgozzare il marito, ma e-tv.it sminuisce il tutto dicendo semplicemente “questa volta il maltrattato è il coniuge maschio”.

Capito? Maltrattato. Simpaticissima la chiosa: “Motivo, il rifiuto della donna di interrompere il rapporto sentimentale tra i due. Viste le sue reazioni, l’uomo a questo punto potrebbe in effetti ripensarci”.

Ma certo, mica vorrai lasciare una donna che voleva tagliarti la gola? Ha dimostrato di saper essere violenta, quindi ti conviene ripensarci e non lasciarla più “fino a che morte non vi separi”, così magari la prossima volta ci riesce.

Forse il cronista credeva di essere spiritoso, non saprei, ma l’articoletto è sintomatico del macroscopico doppio standard del quale i media – e non solo i media – sono inquinati. A ruoli invertiti si sarebbe parlato di semplici maltrattamenti o di femminicidio sfiorato? Sarebbero giunte le critiche a chi non accetta la fine di una storia o la comprensione per chi rivendica a coltellate il diritto di non essere lasciata? Si sarebbero moltiplicati gli inviti ad abbandonare il proposito della separazione, o a chiedere aiuto ad un CAV e rifugiarsi in una casa protetta? Io qualche dubbio ce l’ho.

Tra moglie e marito non mettere il dito, specie se parte una coltellata – éTV Rete 7 (e-tv.it)

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