Fiume Volturno. La diga a scopo idroelettrico starebbe per naufragare: il progetto non decolla.
Molti hanno paragonato il progetto alla centrale idroelettrica di Presenzano, proprietà dell’Enel. In realtà c’è grande differenza in quanto la produzione energetica sarebbe mille volte inferiore.
C’è un ambizioso progetto che vorrebbe realizzare una grande diga sul fiume Volturno. Ebbene, questo progetto starebbe per naufreagarsi completamente poichè, all’indifferenza della provincia di Caserta, sarebbe seguita la contrarietà del versante molisano, la cui amministrazione provinciale si è detta assolutamente contraria. la diga avrebbe, ovviamente, scopo idroelettrico, le cui acque sarebbero sfruttate per la produzione di energia eletrica. In una lettera indirizzata al servizio tutela e gestione delle acque pubbliche della Regione Molise, amministratori locali avrebbero espresso molte incertezze al riguardo, sottolineando che “il prelevamento dell’acqua per alimentare la centrale idroelettrica determina una notevole ed ingente diminuzione dell’attuale flusso idrico lungo il tratto del fiume Volturno, interessato dal punto di captazione e sino a quello di restituzione, rischiando di compromettere l’intero habitat” dell’area ove ricade l’opera. Si invfita pertanto a ben ponderare sulla decisione, considerando tutte le possibili controindicazioni, inm particolare la salvaguardia dell’intero patrimonio naturalistico dell’area interessata. Da un punto di vista economico, strutturale e funzionale, la diga sul Volturno non sarebbe, sempre secondo tali amministratori, poi così fruttifera. Molti hanno paragonato il progetto alla centrale idroelettrica di Presenzano, proprietà dell’Enel. In realtà c’è grande differenza in quanto la produzione energetica sarebbe mille volte inferiore. Inoltre, anche dal punto di vista economico non ci sarebbero riscontri, poichè l’opera dovrebbe sorgere in un’area demaniale in cui il comune non ha competenza e dunque rientro economico. Inoltre, il deflusso sarebbe minimo senza considerare che, in seguito al progetto, la quantità d’acqua avrebbe una profondità di appena qualche centimetro, assolutamente insufficiente per mantenere in vita l’ecosistema fluviale.