ALIFE. Bollette canone fognatura e depurazione, quanta confusione!!! L’affollata assemblea in Municipio non chiarisce.

Dalla notifica delle bollette a mezzo poste private, confusione nelle notifiche, anche una seconda nota dopo aver già pagato il servizio, senza pagoPA… e con avvisi sui social.

Intento fallito, quello del sindaco, di chiarire la vicenda alla cittadinanza, quella relativa alle notifiche, avvenute nelle ultime ore dell’anno 2022, delle bollette per il consumo del canone fognatura e canone depurazione. La maggioranza consiliare non c’è più (e questo lo dovrebbe, ormai, aver capito anche quel fantasioso commentatore che sui social si nasconde dietro la foto di un bel più noto personaggio pubblico: qualche tempo fa, su questa vicenda, aveva sussurrato che “era solo un nostro pensiero“).

Ma andiamo alle cose serie!!! Non un bel messaggio di squadra che amministra un paese, che tutto si può dire tranne che è “rinato” (tanto per rifarsi al nome della lista “Rinascita Alifana”), quello di presentarsi all’appuntamento fissato alle ore 17:00 di ieri in aula consiliare (con tanto di pubblici manifesti di annuncio) per parlare di tali notifiche, o meglio, non presentarsi affatto, lasciando la sola prima cittadina in balia delle “onde”, in questo caso incertezze, dubbi, perplessità: la frase sussurrata al pubblico “se poi funzionano dovete pagare” dice tutto sul grado di preparazione col quale si ci è presentati al cospetto di cittadini, ed erano tanti, che volevano saperne di più sul consumo di acque reflue e depurazione di ben sei anni addietro (dal 2012 al 2017). La frase “se poi funzionano dovete pagare” era riferita ai depuratori, sul cui effettivo funzionamento conviene stendere un velo pietoso (nella foto quello nelle campagne di Via Vado Largo): ma come si fa, con gli uffici a disposizione, ad avere dubbi del genere ed addirittura proporre un ipotetico scorporo nel pagamento nel caso in cui venisse appurato della inefficacia di tali strutture? E chi ha già pagato, nel frattempo?

Tanti i punti che rimangono ancora poco chiari. A cominciare dalla notifica delle bollette avvenuta a mezzo poste private: tali società rientrano in quell’elenco speciale di società autorizzate a farlo? (come hanno fatto notare in aula le minoranze consiliari, il capogruppo de “L’Elefante” Vincenzo Guadagno nello specifico). E poi: confusione nelle notifiche, indicando nelle missive “dicembre 2017” e senza specificare il giorno esatto (addirittura poi si è appurato che alcune bollette avevano indicato pure novembre 2017).

Quale tipo di controllo ha effettuato la società esterna di supporto agli uffici finanziari se alcune famiglie si sono visti notificare una seconda nota avendo già pagato il servizio? Ma il Comune di Alife ha attivato il pagoPA, la piattaforma digitale che consente di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, quindi anche tributi ed imposte, in maniera trasparente?

Si può avvisare tramite i social, nello specifico Facebook, delle notifiche di tributi comunali e non utilizzando l‘Albo ufficiale online del Municipio?

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