Alife. Il consiglio comunale licenzia la Tares: tariffe al minimo di legge e solo il 40% di acconto da pagare entro il 31 dicembre 2013.
“In questo Comune non si parlerà più di Tarsu, poiché parlare di Tarsu significa avere la Pubblialifana di fronte. Punto – ha esclamato il primo cittadino Avecone nel corso della seduta. Altri Comuni si sono fatti pagare il 100% del tributo previsto entro il 31 dicembre 2013, e della Tares hanno applicato le tariffe più alte; noi, invece, abbiamo applicato le minime previste per legge. Alife, inoltre, ha la minor tassazione in tutto l’alto casertano per l’addizionale Irpef, IMU e Tares: il nostro unico principio è quello di essere vicini alla cittadinanza ed alle persone in difficoltà”.
Consiglio comunale tranquillo quello che si è tenuto mercoledì, 27 novembre 2013 ad Alife, e che ha portato all’approvazione di diversi regolamenti comunali, tra cui quello sull’Ordinamento degli uffici e dei servizi, alla luce dei principi contenuti nel D. Lgs. n. 150 del 2009, quello di contabilità e quello inerente il trasporto scolastico. Altro argomento licenziato dai consiglieri comunali è stato il rinnovo dell’affidamento del servizio di tesoreria per il prossimo quadriennio 2014/2018, con l’approvazione del relativo bando e schema di convenzione. Sui punti esposti la maggioranza del Sindaco Giuseppe Avecone ha votato compatta a favore (mancava il solo assessore Giulio Riccio, assente giustificato, che ha fatto recapitare regolare certificato medico nel corso della seduta), mente l’opposizione si è astenuta (mancava il capogruppo Daniele Cirioli). Ma forse la questione più spinosa era legata al nuovo tributo sui rifiuti, la Tares, ed il relativo regolamento: in questo caso l’opposizione ha espresso voto contrario, dopo aver avanzato l’ipotesi di un rinvio della discussione, ed addirittura un ritorno alla Tarsu, almeno come tariffe. “Impossibile poter pensare ad una sospensione – ha presto sentenziato il Sindaco Avecone – anche perché l’approvazione del regolamento viene prima di tutto. Nessun tributo può essere imposto alla cittadinanza se non c’è un ordine legale alla base. E’ fatto obbligo di legge quello di approvare dapprima il regolamento e poi imporre il tributo”. Oltre al rinvio dell’argomento, l’opposizione aveva chiesto di tenere maggiormente conto delle agevolazioni previste per questo tributo e di recuperare il minor introito del saldo Tares da altre imposte. Il Sindaco Avecone, ricordando che sono previsti sgravi fino al 42% dell’imposta totale, ha precisato che comunque “entro il 31 dicembre si pagherà solo il 40% del tributo dovuto per l’anno 2013, e questo è un segnale forte alla cittadinanza. Il Comune di Alife, per il fatto che gestirà da quest’anno “in house” (internamente e non più tramite società esterna) il sevizio, andrà a risparmiare molti quattrini. Poi, tra le tariffe imposte per legge, tra una minima ed una massima noi abbiamo applicato la minima possibile, e questo è un altro segnale forte alla cittadinanza. In questo Comune non si parlerà più di Tarsu, poiché parlare di Tarsu significa avere la Pubblialifana di fronte. Punto”. Diverbio con il consigliere d’opposizione Maietti, che aveva dichiarato che “siamo contro la legge” poiché non è stato previsto un fondo nel bilancio di previsione 2013 a copertura del mancato introito delle agevolazioni previste. Avecone, supportato dal revisore dei conti presente in aula, ha subito smentito sostenendo che è tutto previsto dal piano finanziario che approvato stasera sarà da corredo al bilancio preventivo da portare in assise tra due giorni (il 29 novembre 2013, ndr).”Altri Comuni non solo si sono fatti pagare dalla propria cittadinanza il 100% del tributo previsto entro il 31 dicembre 2013, ma della Tares hanno applicato le tariffe più alte; noi invece abbiamo applicato le minime previste per legge. Alife, inoltre, ha la minor tassazione in tutto l’alto casertano per quanto riguarda l’addizionale comunale all’Irpef, l’IMU ed ora la Tares: il nostro unico principio è essere vicini alla cittadinanza ed alle persone in difficoltà”.