Donne e false accuse. “Il cuoco ci ha violentate”, ma era tutto falso: due ragazze condannate a pagare i danni per calunnia.

Le due “iene” se la cavano risarcendo il danno: 18mila euro più 5mila di spese legali. Tanto vale una vita sconvolta.

di Vincenzo Brunelli 

False accuse. Ogni motivo è buono per rovinare la vita di un uomo inventando false violenze sessuali. Per vendetta, per gelosia, per interessi economici, per coprire un tradimento, per giustificare una nottata di eccessi, per condizionare un giudizio civile… ora anche per coprire una semplice assenza da scuola.

Dice l’articolo: “Due studentesse minorenni della scuola superiore decidono di saltare le lezioni rifugiandosi nell’abitazione del cuoco dell’istituto toscano, all’interno della stessa scuola, chiedendo da bere e adducendo scuse varie sulla loro assenza dalla classe. Il ragazzo comprende che le due studentesse hanno “marinato” le lezioni ma ad ogni modo tiene il segreto per sé, non potendo sapere minimamente quello che gli sarebbe accaduto da lì a poche ore, e che gli avrebbe sconvolto la vita. Le ragazze però vengono scoperte da alcune insegnanti e a quel punto per giustificare la loro assenza dall’aula decidono di inventare di sana pianta, come verrà fuori nel processo, la scusa più inattaccabile di tutte con l’accusa più infamante possibile. “Siamo state violentate dal cuoco stamattina ecco perché non eravamo in classe”.

Believe women, ovvio. Prosegue l’articolo: “Da mostro a innocente ma dopo un anno da incubo. Le due studentesse incalzate da investigatori e inquirenti nei mesi crollano e confessano. Ma il danno per lui ormai è stato fatto. Additato come mostro all’inizio, viene sospeso dal lavoro e va in crisi anche il rapporto sentimentale con la sua fidanzata. Nel quartiere dove abitava appaiono anche scritte minacciose e ingiuriose nei suoi confronti”. Le due iene se la cavano risarcendo il danno: 18mila euro più 5mila di spese legali. Tanto vale una vita sconvolta

Leggi la news su Luccaindiretta

Stampa
comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu