Anno nuovo, rincari nuovi. Caffè, bibite, benzina, autostrade, servizi postali: il 2014 ci riserverà delle sorprese non sempre gradite. Ecco tutti i rincari.

Totò caffè

Provvedimenti, questi, che rischiano di far pagare all’utenza l’ingresso di Poste Italiane in Alitalia, e quindi il salvataggio della compagnia aerea. Ingiustificati soprattutto i rincari delle tariffe postali: già si prevedono ricorsi al Tar.

Beni e servizi inevitabilmente in sù con il nuovo anno 2014 alle porte. Aumenti in vista per i pedaggi autostradali, per i servizi postali, per i prodotti acquistati alle macchinette automatiche. Spedire una lettera ordinaria, fino a 20 grammi di peso, potrebbe veder rincarare il francobollo da 70 centesimi a 95 centesimi entro il 2016. In aumento anche il costo della raccomandata, che potrebbe salire da 3,60 euro a 5,40 euro: aumenti corrispondenti a + 35%  per la lettera semplice e addirittura + 50% per la raccomandata. Ma anche un semplice caffè al bar, o bibite e snack acquistati nei distributori automatici, diventeranno sempre più cari: aumenti nell’ordine del 6% circa. E siccome i distributori automatici sono installati anche nelle scuole e negli ospedali, anche qui subiranno invitabilmente dei rincari: la causa principale è da addebitare all’aumento dell’aliquota Iva, passata dal 21 al 22% a far data dal primo di ottobre 2013, ma anche al fatto che alcuni prodotti sono passati dall’aliquota dal 4% a quella al 10%. Come non citare anche la benzina: secondo le categorie di consumatori benzina e gasolio hanno fatto registrare in questi giorni forti rincari, raggiungendo una media di 1,796 euro al litro la verde (con punte di 1,830 euro a litro) e 1,726 euro al litro il diesel.

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