Tragedia Montefote Irpino. Un guasto al sistema frenante la causa del disastro: ennesima conferma arriva dall’ultima perizia sul mezzo effettuata in un’officina specializzata.
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino punta anche ad accertare le eventuali responsabilità per la condizioni del tratto stradale dove si verificò l’incidente e del new jersey che non resse all’urto del pesante mezzo.
Della questione bus precipitato dal viadotto Acqualonga dell’autostrada A16 Napoli-Canosa non ci sono più dubbi: la sera del 28 luglio scorso, nel territorio di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino, il mezzo cadde nel vuoto per un guasto al sistema frenante, caduta che fece 39 morti. Dall’ultima ed ennesima perizia sui freni posteriori del mezzo guidato da Ciro Lametta, esperto autista originario di Vitulazio, morto anch’egli nello schianto, vengono confermate le indiscezioni avanzate dai primi giorni del sinistro. I passeggeri erano tutti turisti che tornavano a Pozzuoli dopo un pellegrinaggio a Pietrelcina, paese natale del Santo Padre Pio: tutte persone umili e di estrazione sociale modesta, che forse questa era l’unica “vacanza” che potevano permettersi. I freni, dunque, non hanno risposto alle sollecitazioni dell’autista; sarebbe anche emerso che la valvola di sicurezza che attiva i freni di emergenza anteriori non avrebbe funzionato. L’accertamento è avvenuto da parte dei consulenti della Procura di Avellino, Alessandro Lima e Lorenzo Caranna, effettuati in un officina specializzata del capoluogo irpino alla presenza dei consulenti delle parti, ed è stato effettuato montando l’impianto frenante del bus incidentato su un omologo automezzo della stessa casa produttrice: il bus comunque aveva già percorso 800 mila chilometri e superato la revisione cinque mesi prima dell’incidente. Un’altra prova sarà effettuata nei prossimi giorni in un’officina specializzata di Casoria. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino punta anche ad accertare le eventuali responsabilità per la condizioni del tratto stradale dove si verificò l’incidente e del new jersey che non resse all’urto del pesante mezzo.