Asl Caserta. Promozioni e nomine solo per chi garantiva gli affari dell’ex direttore Bottino e l’imprenditore Grillo.
Secondo i giudici del riessame “Commetteva una serie di abusi dimostrando che la scelta dell’impresa contraente non solo avveniva in violazione delle norme vigenti, ma maturava già prima, proprio nell’ambito delle decisioni dei clan camorristici”.
Respinta la richiesta di scarcerazione per Bottio e company. Per gli appalti truccati all’Asl di Caserta dura la sentenza dei giudici del riesame per quanto riguarda l’ex direttore generale dell’ospedale di Caserta Francesco Bottino, in carcere dal novembre scorso insieme al direttore amministrativo dell’Asl di Caserta ed al consigliere regionale Angelo Polverino. Secondo la magistratura “Commetteva una serie di abusi dimostrando che la scelta dell’impresa contraente non solo avveniva in violazione delle norme vigenti, ma maturava già prima, proprio nell’ambito delle decisioni dei clan camorristici”. Punto di riferimento sono gli appalti che la sanità casertana affidava alle imprese dell’imprenditore marcianisano Angelo Grillo, vicino al clan camorristico dei Belforte.