Aversa. Tragedia familiare: la donna ormai fuori pericolo racconta ai Carabinieri quei momenti drammatici.

Immagine2

Quando l’uomo credeva che la moglie fosse morta, ormai, ha prima tentato di tagliarsi le vene, poi si è gettato dal balcone di casa, finendo sul pavimento dal quardo piano facendo un volo di 12/13 metri, morendo sul colpo.

Dopo le cure ricevute all’Ospedale Moscati di Aversa, dove risulta tutt’ora ricoverata in gravi condizioni ma fortunatamente fuori pericolo di vita la donna, Paola G. 37enne di Aversa di professione psicologa, racconta ai militari dell’Arma come son andatii fatti domenica mattina, del forte diverbio avuto col marito, Paolo Prisco (nella foto) 39enne insegnante precario di religione, con un ultimo incarico di docenza ricevuto a Bologna e terminato la settimana scorsa. La donna ha raccontato anche di diversi avuti in passato sfociati in atti di violenza: forse l’ira dell’uomo dovuta anche alla condizione lavorativa instabile da anni che lo portava a girovagare per l’Italia. Nella colluttazione con la moglie l’uomo ha impuganto un coltello da cucina ed ha inveito contro la donna: colpi al volto, al petto, all’addome, circa 80, come pare abbiano accertato i medici del nosocomio aversano. Fortunatametne i bambini della coppia, di 5 anni e 2 anni, erano in un’altra stanza, ma udendo le urla della mamma sono riusciti a cheidere aiuto ai vicini di casa, che hanno presto allertato i Carabinieri. Quando l’uomo credeva che la moglie fosse morta, ormai, ha prima tentato di tagliarsi le vene, poi si è gettato dal balcone di casa, finendo sul pavimento dal quardo piano facendo un volo di 12/13 metri, morendo sul colpo.

Stampa

comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato né condiviso con terze parti. I campi contrassegnati con l'asterisco sono obbligatori. *

menu
menu