Casagiove. Estorsione con l’aggravante del metodo mafioso: arrestato 51enne del posto.
Le indagini, che sono state condotte, mediante attività di pedinamento e riscontri di polizia giudiziaria, hanno consentito di acclarare gravi indizi di reità a carico del predetto e di altri indagati, in precedenza già destinatari di analogo provvedimento.
In Casagiove, i Carabinieri della locale stazione, hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa nei confronti di Menditto Andrea, classe 1962 del luogo, ritenuto responsabile, in concorso, del reato di estorsione con l’ aggravante del metodo mafioso. Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, concordando pienamente con le risultanze della complessa attività investigativa condotta dalla Stazione Carabinieri di Casagiove, ha emesso la citata misura cautelare. Le indagini, che sono state condotte, mediante attività di pedinamento e riscontri di polizia giudiziaria, hanno consentito di acclarare gravi indizi di reità a carico del predetto e di altri indagati, in precedenza già destinatari di analogo provvedimento. In particolare l’attività ha consentito di:
– determinare l’ appartenenza degli indagati al clan “Perreca”;
– accertare due episodi estorsivi commessi nei confronti di un imprenditore di Casagiove nel corso dell’ anno 2013;
– quantificare in 3000,00 euro la somma versata a titolo di offerta destinata alle famiglie degli affiliati detenuti;
– individuare mandante ed esecutore dell’attività estorsiva.
Pertanto il Menditto è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Ad ogni buon fine si riporta il comunicato stampa divulgato in data 29 novembre scorso al quale l’odierna attività si ricollega: “Nella mattinata odierna, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Stazione di Casagiove hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare applicativa della misura coercitiva del carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso di Tribunale di Napoli nei confronti di tre indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. I tre indagati, secondo le contestazioni, avvalendosi della forza intimidatrice determinata sul territorio dal sodalizio camorristico denominato “clan Perreca”, operante nella zona di Recale e comuni limitrofi, tra i quali Casagiove, a partire dal mese di marzo ad oggi, a seguito dell’apertura di un cantiere edile, avanzavano richieste estorsive nei confronti di imprenditore edile, pretendendo una somma pari a 10.000,00 euro, da elargire in più tranche. Nei confronti dei tre, l’11 novembre 2013, era stato già eseguito un decreto di fermo con le medesime contestazioni, emesso dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia. Ad uno degli arrestati è stata contestata anche la violazione alle prescrizioni della sorveglianza speciale di PS con obbligo di soggiorno”.
Napoli, 29 novembre 2013