CASTELLO DEL MATESE. Aggiudicati i lavori per la messa in sicurezza della S.P. 331 Piedimonte-Castello: li eseguirà il Consorzio Triveneto Rocciatori di Belluno.

Castello del matese caduta massi

L’amministrazione Montone aveva riportato la grave situazione al C.O.M. di Piedimonte Matese al termine del quale, insieme ai tecnici dell’AdB dei fiumi Liri – Garigliano – Volturno e del Genio Civile di Caserta hanno constatato la situazione di pericolo nel tratto di strada (nella foto, dopo il sisma).

Il Consorzio Triveneto Rocciatori di Belluno eseguirà i lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della S.P. 331. I suddetti lavori si sono resi necessari a seguito del sisma del 29 dicembre sorso, che ha causato in diversi punti la caduta di massi dal costone della montagna, in particolare dal km. 7+200 al km. 10+300 tra i Comuni di Piedimonte Matese e Castello del Matese. L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Antonio Montone, già si era impegnata a conferire incarico per il supporto al Rup (determina Area tecnica n. 1 del 7 gennaio 2014): nello specifico si era verificata la caduta di numerosi blocchi di pietra anche di notevoli dimensioni (2/3 metri di dimensioni massime) a ridosso della carreggiata soprattutto in corrispondenza del Km. 7,250 quasi in concomitanza con le reti di protezione poste a suo tempo dalla Comunità Montana del Matese in un precedente intervento avvenuto nel corso del 2008. L’amministrazione Montone aveva riportato la grave situazione al C.O.M., Centro Operativo Misto attivato presso il Comune di Piedimonte Matese al termine del quale, insieme ai tecnici dell’AdB dei fiumi Liri – Garigliano – Volturno e del Genio Civile di Caserta, mediante sopralluogo congiunto, hanno constatato la perdurante situazione di pericolo nel tratto di strada. Si era giunti alla conclusione che l’intervento sismico aveva causato una aumento della probabilità di accadimento di fenomeni franosi legata ad un aumento di instabilità lungo il versante testimoniato dal fenomeno di crollo di ingente volume di materiale, da qui la necessità di un primo intervento di somma urgenza per il disgaggio dei massi pericolanti e la verifica della stabilità dei costoni estesa all’intero tratto di strada indicato, per il cui intervento è stata stimata la somma di 150mila euro; ma per la risoluzione definitiva risulta necessario avviare uno specifico tavolo tecnico per la cui attivazione si è fatta carico per le vie brevi l’AdB nel corso del sopralluogodel 30/12/2013 con l’ing. Michele Martuscelli e l’arch. Danilo D’Onofrio.

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