Donne e violenza. Bimbo di 3° elementare ha difficoltà a tradurre una frase in inglese, la maestra lo aggredisce e ferisce al labbro.

La maestra risponde al piccolo, con espressione dialettale: “Ta’ sciuta bona” (Ti è andata bene). Per ora lei è stata solo trasferita ad altra sede… “t’a sciuta bona”.

di Pierangelo Tempesta (Il Mattino)

Siamo a Tricase, in Puglia, e nel corso di un’ora di supplenza, la maestra avrebbe chiesto all‘alunno di terza elementare di tradurre una frase in inglese. Alle difficoltà del bambino di eseguire il compito assegnato, poi, avrebbe inveito contro di lui, chiamandolo «fallito». Gli avrebbe poi lanciato il diario, colpendolo sul volto e procurandogli un taglio sul labbro inferiore con fuoriuscita di sangue.

Alle rimostranze dell’alunno, poi, la maestra avrebbe risposto con l’espressione dialettale «Ta’ sciuta bona» (Ti è andata bene). Cotanta supplente, oltre ad infuriarsi e diventare violenta per le scarse conoscenze di inglese del ragazzino, dimostra poi di essere lei ad avere scarsa dimestichezza con l’italiano visto che in classe si esprime in dialetto. Per ora è stata solo trasferita ad altra sede … t’a sciuta bona

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