Macellazione dei suini. Nell’alto casertano autorizzata “… nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente, senza creare fastidio ai vicini e limitando le sofferenze degli animali”

Suini

“Tutti coloro che sono cresciuti nei centri interni e montani della provincia – ha puntualizzato il Sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo – ricordano da bambini i riti cruenti dell’uccisione del maiale. Oggi questa tradizione può continuare ed essere consentita solo evitando e limitando le sofferenze degli animali”.

Gennaio mese freddo, mese in cui si conservano meglio le carni, quindi mese di macellazione dei maiali.  Si possono produrre le classiche salsicce, prosciutti e capicollo, anche in casa, nel senso di procedere dapprima alla macellazione del maiale cresciuti ad avanzi di cucina e poi alla lavorazione delle carni per confezionare salsicce, prosciutti, capicollo, sopressade, pancetta, sugna,  e quant’altro se ne può ricavare dalla macellazione del suino, ma il tutto andrà fatto nel rispetto degli animali, della salute e dell’ambiente. Alcune vere e proprie ordinanze emesse da Sindaci dell’alto casertano, tra cui Teano (ordinanza n. 104 del 25 novembre 2013, Sindaco Nicola Di Benedetto)e Vairano Patenora (Sindaco Bartolomeo Cantelmo), vanno in questa direzione: “la macellazione presso il domicilio può essere autorizzata solo nel rispetto della salvaguardia dell’ambiente e senza creare fastidio ai vicini” e può avvenire esclusivamente “a condizione che vengano utilizzati sistemi atti ad evitare inutili sofferenze agli animali”. Quindi, in poche parole, non si può più utilizzare il coltello come una volta. “Tutti coloro che sono cresciuti nei centri interni e montani della provincia – ha puntualizzato il Sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo – ricordano da bambini i riti cruenti dell’uccisione del maiale. Oggi questa tradizione può continuare ed essere consentita solo evitando e limitando le sofferenze degli animali”.

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