PIEDIMONTE MATESE. La situazione a dodici giorni dal sisma: oltre 1.000 segnalazioni di interventi, 15 ordinanze di sgombero, 66 persone coinvolte di cui 11 minori.

Terremoto 2013_3776

15 le ordinanze di sgombero sottoscritte con 23 famiglie evacuate, di complessive 66 persone, di cui 11 minori. Tra gli edifici pubblici, un’ ala del palazzo municipale, prontamene recintata, ed il cimitero cittadino (strutture non fruibili e non inagibili, che è un’altra cosa dal punto di vista tecnico). Tra le scuole, l’Istituto Agrario e la paletra dell’Istituto Industriale.

Terremoto nel matese: a dodici giorni dal sisma del 29 dicembre scorso si può tracciare un primo bilancio dei danni e delle richieste di intervento. Il Comune maggiormente colpito sembra essere proprio quello di Piedimonte Matese, Comune scelto come capofila e quindi sede del centro di coordinamento C.O.M., diretto dal vice prefetto dr. Palmieri. Sono ben 1050 le richieste di intervento nelle civili abitazioni presentate da cittadini residenti direttamente all’ente guidato dal Sindaco Vincenzo Cappello; di esse, solo, per il momento, 438 i sopralluoghi effettuati, con questa procedura: il C.O.M. si attiva dapprima con un’attività ricognitiva attarverso i vigili del fuoco che, recandosi nella abitazioni ed ispezionando i danni, compilano una scheda cosiddetta “speditiva“, una indagine sommaria e rapida con la quale formulano un verdetto, che può essere di appartamento fruibile, in quel caso tutto rimane come prima, oppure di appartamento non fruibile, che necessità cioè di ulteriori accertamenti; in questo caso la pratica passa ai tecnici della Protezione civile regionale che, al secondo sopralluogo, compilano la scheda cosiddetta “AeDES” dettagliata che certifica la reale entità del danno, un vero e proprio censimento dell’evento sismico. Sono 15 le ordinanze di sgombero sottoscritte con 23 famiglie evacuate, di complessive 66 persone, di cui 11 minori. Tra gli edifici pubblici, oltre ad un’ ala del palazzo municipale, prontamene recintata, risulta ancora non fruibile (e non inagibile, che è un’altra cosa dal punto di vista tecnico) il cimitero cittadino in Via Vincenzo Di Matteo, oltre che a tre scuole di gestione comunale parzialmente non fruibili e due di gestione provinciali: l’Istituto Agrario, i cui alunni sono stati fatti traslocare presso la struttura dell’Istituto Industriale di Via Caso per le lezioni didattiche, ed una parte della palestra dello stesso Istituto Industriale. Tra gli edifici di culto risultano non fruibili ben 13 strutture, tra cimitero e parrocchie, mentre le strade sono tre: Via Scorpeto, Via San Giovanni e Piazzetta Annunziata.

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