Caserta. Dieci indagati intestatari fittizi di società sparse in Italia e all’estero per 30milioni di euro. FOTO e NOMI
Nelle foto, da sx: CORONELLA Maria – DE SIMONE Andonietta – DI CARLUCCIO Domenico – GOLINO Maria Vincenza – LAURITANO Anna – MARRA Patrizia – MASTROIANNI Andrea – BAFFONE Rosa.
Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 10 indagati, tra i quali Grillo Angelo, imprenditore nel settore delle pulizie, già colpito da provvedimento cautelare per vari reati, tra cui quello di concorso esterno nell’associazione camorristica “Belforte” di Marcianise. Alle persone colpite dal provvedimento eseguito in data odierna è stato contestato il delitto di intestazione fittizia di beni e società per conto del predetto Grillo, commesso al fine di agevolare il sodalizio dei Belforte. L’attività investigativa, sviluppatasi attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, riprese video, servizi di osservazione e pedinamenti, nonché riscontri di natura documentale ed approfonditi accertamenti patrimoniali, scaturisce dalla pregressa attività investigativa, che vedeva il suo culmine nella ordinanza cautelare eseguita in data 07.11.2013 a seguito della quale venivano tratti in arresto un Consigliere Regionale, imprenditori e dirigenti della Asl e dell’ospedale di Caserta. I destinatari della misura cautelare odierna sono gli intestatari di beni mobili e immobili, di società, nonché di conti correnti bancari individuati su tutto il territorio nazionale e in Lussemburgo: beni sottoposti a provvedimento di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari. Nello specifico, le società sequestrate sono attive in tutto il territorio nazionale e operano sia nel settore della raccolta dei rifiuti sia nel settore della vigilanza a seguito di aggiudicazione di appalti. Tutti i beni e le società, posti sotto sequestro preventivo, sono localizzati nelle città di Caserta, Roma, Livorno, Sassari e, come precedentemente detto, in Lussemburgo ed hanno un valore stimato di circa 30 milioni di euro.