PIEDIMONTE MATESE. Questore indagato, il sen. Carlo Sarro interroga il Ministro dell’Interno, Alfano: “Rimuovere le incompatibilità ambientali”.
I fatti si riferiscono ad un’indagine che vede coinvolto il questore di Campobasso, Gian Carlo Pozzo, per abuso d’ufficio e favoreggiamento personale in favore del presidente della Regione Molise, Paolo Frattura del Pd.
Il commissario regionale della Campania di Forza Italia, sen. Carlo Sarro, ex Sindaco di Piedimonte Matese, presenta un’interpellanza con risposta scritta al Ministro dell’Interno, nonchè vice Premier, Angelino Alfano, per “un anomalo e inquietante intreccio tra funzioni investigative e attività politica. Il senatore Sarro chiede la rimozione delle incompatibilità ambientali dalla questura di Campobasso attraverso un’interrogazione con risposta scritta al ministro dell’Interno Alfano: i fatti riferiscono di un’indagine che vede coinvolto il questore di Campobasso, Gian Carlo Pozzo, per abuso d’ufficio e favoreggiamento personale in favore del presidente della Regione Molise, Paolo Frattura del Pd.
Questo il testo integrale dell’interpellanza: “Premesso che dall’articolo intitolato ‘Favori al Presidente del Molise, indagato il questore di Campobasso’, pubblicato dal quotidiano Corriere della Sera nell’edizione del 15 gennaio 2014, si apprende che il questore di Campobasso, dottor Giancarlo Pozzo, risulterebbe iscritto nel registro degli indagati per i reati di abuso d’ufficio e favoreggiamento personale. Tale iniziativa, assunta dal sostituto procuratore, dottor Fabio Papa, è connessa ad una vicenda che coinvolge l’attuale presidente della Regione Molise, dottor Paolo Di Laura Frattura, e segnatamente i suoi interessi nella società Bio.com destinataria di pubbliche provvidenze. Secondo la ricostruzione riportata dal citato organo di informazione, il questore di Campobasso avrebbe assegnato la trattazione del caso ad un ufficio diverso da quello individuato dal magistrato procedente, operando in tal modo, un indebito intervento su una delega dell’autorità giudiziaria. L’accaduto, già di per sé inquietante, si connota di preoccupanti tratti di opacità quando viene ricordato che la dottoressa Giuliana Frattura, sorella dell’attuale presidente della Regione Molise, Paolo Frattura, opera presso la questura di Campobasso in posizione di assoluto rilievo, espletando le funzioni di capo di Gabinetto e di vicequestore vicario. Indipendentemente da eventuali profili penali, pure adombrati con l’esercizio dell’azione penale, la vicenda denota un anomalo intreccio tra funzioni investigative ed attività politica, configurando per i funzionari coinvolti una sicura condizione di incompatibilità ambientale resa ancora più evidente dal clamore mediatico registratosi sul caso. Si chiede di conoscere quali iniziative il ministro intenda assumere per promuovere una apposita ispezione presso la questura di Campobasso e per rimuovere la segnalata condizione di incompatibilità ambientale”.