ROCCA D’EVANDRO. Turismo in città: dal Castello, luogo simbolo del Comune, fra i più belli del sud Italia, a S. Maria di Monte Camino e l’Eremo dell’Eterno Padre.

luoghi che dovrebbero essere valorizzati e pubblicizzati , due lunghi (soprattutto il castello) che dovrebbero essere “cornici” di eventi di molteplice natura (feste, concerti, rievocazioni storiche, matrimoni…

Il Castello: luogo simbolo del comune, fra i più belli del sud Italia, “ciliegina sulla torta” del nostro bellissimo centro storico. E, alle sue spalle …”sulla montagna più alta” la Chiesetta (oggi santuario) di Santa Maria di Monte Camino. Due luoghi (due fra i tanti lunghi…Eremo dell’Eterno Padre, Santa Maria di Mortola, e altri ancora …insieme a tutti gli antichi sentieri che percorrono le nostre montagne e che nascondono altri tesori) le cui mura di pietra trasudano storia …

Due luoghi che dovrebbero essere valorizzati e pubblicizzati , due lunghi (soprattutto il castello) che dovrebbero essere “cornici” di eventi di molteplice natura (feste, concerti, rievocazioni storiche, matrimoni…come lo sono stati in passato). Due luoghi che dovrebbero essere tutelati e curati con una continua manutenzione.

Due luoghi che dovrebbero essere le “cartoline” di Rocca d’Evandro. Due luoghi che dovrebbero essere sempre vivi . Due luoghi ….uno (il castello) che tanta gente vorrebbe visitare ….ma purtroppo non è possibile perchè chiuso e abbandonato, forse usato come deposito. …l’altro (Monte Camino e la sua chiesetta) meta di visite di escursionisti e pellegrinaggi di fedeli che, in tutte le stagioni, salgono sul monte (per godere del panorama spettacolare o per pregare la Madonnina) sfidando le asperità dei sentieri (non più sistemati) , l’erba incolta e le “magnifiche torte marroni” , prodotte dalle mucche, che guidano il passo del viandante fino alla porta della chiesetta.

Non c’è stato giorno, solo per tutto il mese di agosto, che non abbia sentito la melodica e inconfondibile voce della campana di Monte Camino risuonare giù per la montagna , fino alle vie di Camino e magari fino alle porte del castello. Ecco….a me e a tanti altri roccavandresi che, come me e prima o dopo di me, pur avendo lasciato il paese per le varie vicissitudini della vita, ogni anno (anche più volte all’anno) ritornano, non dimenticando mai le proprie radici…dicevo a noi piacerebbe trovare questi luoghi sempre accessibili e ben custoditi . Due dei tanti altri luoghi del nostro bellissimo e ricchissimo territorio (ricco di storia, cultura, tradizioni….) che potrebbero essere traino per tante alte attività presenti nel paese … fonte di turismo ..e il turismo ben organizzato è sinonimo di lavoro e (discorso meno elevato ma altrettanto importante) di introiti… anche per le casse del comune. Chissà….forse un giorno….. Come diceva qualcuno….bisogna ricordare il passato per vivere al meglio il presente e progettare un futuro migliore. Un grazie di cuore ai volontari che hanno risistemato il muro a secco e il relativo spazio antistante alla chiesetta.

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