Venafro. Ipotesi “Terra dei fuochi” anche in molise. L’ex PM Tonino Di Pietro ha chiesto di interrogare il pentito Schiavone: “Sottosuolo usato come discarica”. .
Le intenzioni sono del leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro e si riferisce agli scavi tutt’ora in corso a Venafro per trovare e rimuovere eventuali rifiuti tossici interrati in Molise dalla Camorra negli anni ‘90.
Ora gli scavi si sono spostati in località Maria Pia, sulla tenuta di Nola, dopo Via Cupa, Via Torciniello, nei prssi della variante, ma sicuramenta anche altri terreni saranno oggetto di indagine. Per Di Pietro i cittadini hanno il pieno diritto di conoscere la verità, quindi “ho già inoltrato all’ufficio di sorveglianza del Tribunale dei Napoli e al ministero della Giustizia, che gestisce le pratiche di detenzione in località protetta dei pentiti, la richiesta di ascoltare il pentito Carmine Schiavone per sapere l’esatta collocazione delle sostanze tossiche”. Il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro si riferisce agli scavi in corso a Venafro (nella foto a sx) per trovare e rimuovere eventuali rifiuti tossici interrati in Molise dalla Camorra negli anni ‘90. “La realtà emersa dalle rivelazioni del pentito Carmine Schiavone è inquietante – ha aggiuto l’ex leader di Mani pulite: anche il sottosuolo del Molise, da anni, è stato sfruttato come discarica per sotterrare rifiuti nocivi. Si tratta di sostanze tossiche per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Su questa vicenda occorre tenere alta l’attenzione e fare al più presto piena luce perché ad essere in gioco è la sicurezza degli abitanti molisani”. Il leader dell’Idv ha ringraziato il Corpo forestale e i Vigili del fuoco per il loro “incessante lavoro di ricerca, andato avanti anche ieri fino a notte fonda, volto ad individuare le zone contaminate. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo seguito questa vicenda sin dal primo momento. Siamo davanti ad uno scenario che potrebbe avere dei risvolti ancor più gravi di quelli annunciati e non c’è un minuto da perdere”.