ALIFE. Domani pomeriggio i funerali di Raffaele Fidanza: questa sera la salma è tornata nella sua casa ad Alife per l’ultima notte con i cari.
Raffaele Fidanza era il secondogenito di Biagino Fidanza, un’autentica istituzione in tutto l’alto casertano nel settore dell’autoscuola, “la Matesina” in particolare, gestita da anni prima in proprio poi in società con Filippelli, sempre di Alife.
Disposti i funerali di Raffaele Fidanza: si terranno domani pomeriggio alle ore 15,30 partendo dalla casa dell’estinto, in Via Provinciale per Piedimonte Matese (nella foto) per la Cattedrale Santa Maria Assunta di Alife. Ad officiare il rito funebre il parroco della Cattedrale, don Domenico La Cerra. La salma è tornata nella sua casa ad Alife solo questa sera, per l’ultima notte da trascorrere con i cari, dopo la visita medica effettuata, da prassi in questi casi, presso la medicina legale di Caserta. Raffaele Fidanza era il secondogenito di Biagino Fidanza, un’autentica istituzione in tutto l’alto casertano nel settore dell’autoscuola, “la Matesina” in particolare, gestita da anni prima in proprio poi in società con Filippelli, sempre di Alife. Dalla scomparsa del padre, era stato proprio Raffaele ad ereditare attività ed incombenze che l’azienda comportava, cosa che ha cercato di gestire sempre in maniera impeccabile. Lasca l’anziana madre, una sorella e due fratelli, Francesco e Gianluca, coniugato proprio con una ragazza di Alife. E’ presto per essere diffuci i risultati della visita medica, ma molti lati oscuri rimangono dell’evento tragico, se si è trattato di fatalità, di incidente, o invece di volontà da parte della vittima di uccidersi. Fatto sta che l’uomo di Alife, 45 anni, era sceso in cortile con l’intento di spaventare dei cani, forse randani, che infastidivano da ore il sonno. Lo hanno visto scendere la madre e la sorella, ancora in pigiama. Poi l’atroce scoperta: un colpo di fucile, calibro 16, al petto, al cuore in particolare, che non gli ha lasciato scampo. Un’intera comunità incredula, parenti ed amici che ancora non sono rassegnati all’idea di veder svanita, in questo modo, una giovane vita.