Pozzilli. La struttura Neuromed prima per la cura di pazienti extraregione: oltre l’84% degli utenti non vive in Molise.

Anche la qualità della ricerca a fare la differenza, ad essere punto di eccellenza nelle neuroscienze, nella ricerca cardiovascolare in particolare correlata alle patologie neurologiche.

Oltre l’84% dei pazienti che nel 2019 ha scelto di rivolgersi al Neuromed arriva da fuori regione, a conferma del livello di eccellenza raggiunto dalla struttura di Pozzilli, mentre il 2020 si apre con un altro riconoscimento importante: l’eccellenza si fonda anche sulla qualità della ricerca, sulla capacità di attrarre finanziamenti, sul numero delle pubblicazioni. Neuromed al vertice delle strutture sanitarie di ricovero e cura a carattere scientifico, per la percentuale di pazienti provenienti da altre regioni: una realtà che emerge nel panorama nazionale visto il distacco con il secondo classificato, che si attesta ad una percentuale inferiore al 60%. Pressoché tutti gli indicatori utilizzati nell’analisi ministeriale mostrano come Neuromed sia al di sopra della media nazionale, con punte di eccellenza non solo cliniche, anche nel campo della ricerca. La struttura sanitaria, tra quelle di ricovero e cura a carattere scientifico medio piccole per il numero di posti letto accreditati, supera la media nazionale per numero assoluto di lavori scientifici pubblicati. Al 5° posto per numero di ricercatori che pubblicano almeno un lavoro in un anno e al 4° posto per ricercatori che pubblicano almeno quattro lavori in 3 anni. Ma è la qualità della ricerca a fare la differenza, ad essere punto di eccellenza nelle neuroscienze, nella ricerca cardiovascolare in particolare correlata alle patologie neurologiche, attraverso l’indicatore impact factor che riguarda l’importanza delle riviste dove si pubblica. Da non dimenticare la capacità di attrarre finanziamenti da destinare agli studi scientifici e anche in questo caso Neuromed ha il primato nazionale nei fondi provenienti da istituzioni pubbliche diverse dal ministero della Salute. “Il rapporto conferma come il Neuromed sia realtà importante e in continua crescita nel panorama clinico e scientifico italiano – commenta il consigliere delegato alla Ricerca del Neuromed, Fabio Sebastiano. Il dato sui pazienti provenienti da altre regioni inoltre conferma un aspetto importante: Neuromed è una risorsa per il sud, grazie a questo centro tanti viaggi della speranza vengono evitati”. Ora “fieri che il servizio svolto contribuisca a migliorare la ricerca scientifica nella disciplina delle Neuroscienze aprendo, nel contempo, a nuovi fronti alla ricerca ‘cuore-cervello’ nella patologia cardiovascolare”. La grande qualità scientifica e clinica, che è stata certificata ancora una volta, è il frutto dell’ impegno dei ricercatori, della collaborazione di molte Università. Ma c’è anche un altro tassello che ha contribuito ai risultati eccellenti. “Importante in questi anni è stato assecondare la politica del ministero della Salute rivolta a radicare le eccellenze scientifiche e assistenziali negli Irccs – invece per il professor Luigi Frati, da 25 anni direttore scientifico del Neuromed; il nostro istituto ha risposto a questa sollecitazione sviluppando un parco scientifico-tecnologico attrattivo per ricercatori provenienti anche dall’estero, con collaborazioni estese ad Europa,. Stati Uniti e Cina. Un ambiente di grande qualità, motore della stessa eccellenza clinica con un’azione sinergica dei ricercatori con gli obiettivi di qualità posti dal management dell’Istituto a vantaggio non solo delle regioni centro meridionali ma di tutto il paese”.

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