ALIFE / GRAZZANISE. “Si cerca volutamente la positività anche li dove non c’è”: durissimo il messaggio dell’allevatore alifano Foglia al lancio de: “Te la do io la campagna elettorale”. VIDEO.

Autentica ovazione per Matteo Salvini (Lega). Foglia: “Vogliamo la certezza che gli animali siano positivi ma questa certezza non c’è, non vuol essere data, ma tutto questo fatto in completa violazione di diritti sanciti dalla normativa europea e leggi italiane”.

Con questo nuovo piano di profilassi contestato in effetti a noi viene tolta qualsiasi garanzia, peraltro prevista per legge: ne è convinto l’allevatore bufalino Salvatore Foglia di Alife, anch’egli presente ieri in località Brezza a Grazzanise al lancio della campagna “Te la do io la campagna elettorale” indetta dal Coordinamento in difesa del patrimonio bufalino. Al primo appuntamento di ieri, in un affollato e caratteristico cortile in località Brezza a Grazzanise, attiva il leader nazionale della Lega Matteo Salvini.

Una campagna partita col botto che ha riscosso un enorme successo di presenze e critiche, con la presenza di Matteo Salvini, leader nazionale della Lega, primo partito a partecipare alla campagna unitamente ai candidati del territorio, Gianpiero Zinzi e Antonella Piccerillo. Ed è subito ovazione per l’esponente leghista che non ha lesinato attacchi all’indirizzo di De Luca e della Regione Campania, rei di non aver dato ascolto ai tantissimi allevatori bufalini schiacciati da un piano regionale di eradicazione della brucellosi che non sta funzionamento, anzi sta producendo un autentico massacro delle bufale potenzialmente infette ma, alla prova post mortem, sono poi risultate sane.

Ormai è chiaro anche perchè è stato detto anche dalla ditta produttrice del kit, essendo un kiy inidoneo perchè non da risposte attendibili – ha continuato Foglia nelle sue accuse. “Praticamente a noi ci è stato tolto il diritto alla controprova, quindi è come giocare alla roulette russa: sai che un animale può uscire tranquillamente positivo, un altro dubbio però per loro è positivo – l’affondo dell’allevatore alifano. Noi oggi stiamo assistendo al doppio danno: qui in realtà non si applica più niente rispetto a quello che è previsto dalle normative comunitarie ed anche dello Stato. Cosa ci dice la Comunità Europea e nazionali? Che nelle stalle non ci devono essere zoonosi. Benissimo: noi siamo i primi ad avere interesse affinchè non ci siano zoonosi. Un allevatore se si accorge che ha un capo infetto lo elimina subito prima che si infetti il resto della stalla“.

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