Carinaro. Indesit – Whirlpool, ennesima bugia del Premier Renzi: tre siti produttivi verso la chiusura e 1.350 lavoratori in esubero.

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Il 13 luglio 2014, dopo l’acquisizione della marchigiana Indesit da parte del gruppo statunitense Whirlpool, il premier Matteo Renzi aveva parlato di “operazione fantastica” rivendicando di aver “parlato personalmente con gli americani a Palazzo Chigi”. Da piano erano previsti 500 milioni di investimenti ma stop delle attività in tre stabilimenti. “Noi, se ci riusciamo, vogliamo portare aziende da tutto il mondo a Taranto, a Termini Imerese, nel Sulcis, come nel Veneto. Il punto non è il passaporto, ma il piano industriale. Se hanno soldi e idee per creare posti di lavoro, gli imprenditori stranieri in Italia sono i benvenuti”. Ora che il piano industriale di Whirlpool è arrivato, però, si scopre che è ben diverso dagli auspici del presidente del Consiglio: comprende la chiusura di tre siti produttivi, tra cui Caserta, e 1.350 esuberi. Il gruppo intende fermare le attività della fabbrica di Carinaro (Caserta), di Albacina (frazione di Fabriano) e di None (Torino). E ha ufficializzato al ministero dello Sviluppo che prevede appunto 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca su un totale di 5.150 lavoratori.

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