Casal di Principe. Imprenditore costretto a pagare 500 euro per le famiglie dei carcerati di Casapesenna: arrestati i tre estorsori del clan Zagaria.

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Costrinsero un imprenditore titolare di un’azienda agricola, impegnato nelle trattative di acquisto di un fondo, a pagare 5mila euro “per le famiglie dei carcerati di Casapesenna”. I carabinieri di Casal di Principe, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Dda di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dal gip del Tribunale di Napoli nei confronti di tre persone, gravemente indiziate a vario titolo di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Si tratta di Michele Fontana, 44 anni, detto “o sceriffo”, un suo omonimo di 43 anni detto “Puzzillo” e Raffaele Nobis, detto “Scintilla”, 48 anni. A loro viene contestata un’estorsione commessa tra il 2009 e il 2010 ai danni di un imprenditore impegnato nell’acquisto di un fondo, obbligato a versare 5mila euro destinati alle famiglie dei carcerati di Casapesenna. La ricostruzione dell’episodio rientra in una più ampia indagine avviata nel gennaio 2013, che ha permesso di ricostruire numerosi episodi estorsivi commessi dal 2008 al 2010 per conto del clan dei Casalesi fazione Zagaria, ai danni di imprenditori e commercianti della provincia di Caserta. Le misure cautelari seguono analoghi provvedimenti restrittivi eseguiti il 4 luglio (otto affiliati arrestati) e il 28 gennaio 2014, quando tra i cinque arrestati vi era anche Michele Zagaria, all’epoca capo dell’omonima fazione e ritenuto il mandante delle estorsioni.

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