Donne e Cav. Il superamento dei “faziosi” Cav privati: in Abruzzo il primo centro antiviolenza presso la Procura.

CAV di stampo pubblicistico presso la Procura… la proposta dell’avvocatessa matesina, Falivene, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Abruzzo.

Molte le denunce false e strumentalizzate in danno di uomini e di papà. Per spogliarsi di queste tristi vicende arriva una proposta concreta, che aiuterebbe certamente a comprendere quando si è realmente difronte ad una denuncia di fatti realmente accaduti o si sta strumentalizzando il tutto.

Ecco allora in Abruzzo il primo centro antiviolenza direttamente presso la Procura, un centro antiviolenza che potrà andare a garantire maggiormente, quindi tutelare, quelle figure professionali preposte: scindere, insomma, quelle che sono le denunce false da quelle di fatti reali e le violenze sofferte dalle persone che le subiscono.

Si va ad identificare, in questo modo, un sistema, e per far si che lo stesso sia effettivamente garantista, appare percorribile la proposta di istituire centri antiviolenza presso le Procure. Un aspetto, questo, molto importante, perchè i centri antiviolenza attualmente in essere nell’ambito del non residenziale (agganciati a presunte associazioni del terzo settore) possono essere si di stampo privatistico, ma per quanto riguarda la effettiva protezione dell’uomo, della donna e quindi del bambino, devono essere di stampo pubblicistico, quindi presso le Procure. Anche le case residenziali dovrebbero divenire di matrice pubblicistica.

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