GIOIA SANNITICA. Delitto alla frazione Caselle: il 19enne omicida in carcere, il fratello 22enne fuori pericolo di vita, il 24enne morto in attesa dell’autopsia.
Il 24enne Alessio Melillo è stato trovato morto in casa: a ucciderlo, secondo gli inquirenti, il fratello Danilo, di 19 anni, che ha confessato il delitto.
Danilo Melillo, 19 anni appena, si era brillantemente diplomato all’Istituto Alberghiero di Piedimonte Matese solo lo scorso anno. Giovane definito introverso, l’altra sera, invece, la furia omicida: ha prima barbaramente trucidato il fratello maggiore di 24 anni (del 1999), Alessio (indiscrezioni parlano di circa 30 coltellate, inferte con un coltello da cucina con lama di 25 cm: lavorava per un ditta in sub appalto per le Ferrovie dello Stato, era da poco tornato dalla Germania dove era stato in cerca di lavoro), poi avrebbe atteso il rientro in casa dell’altro fratello di 22 anni, nel frattempo uscito con la madre (il padre si trova in Svizzera per lavoro).
Appena il 22enne avrebbe aperto la porta il giovane di 19 anni (del 2005) lo avrebbe colpito al volto con lo stesso coltello. Sarebbe stato lo stesso 22enne, ferito e sanguinante, ad allertare le forze dell’ordine (quest’ultimo lavora per una ditta che si occupava di impianti idraulici): ricoverato in ospedale le sue condizioni di salute sono migliorate e sarebbe fuori pericolo di vita. Anche la madre dei ragazzi sarebbe stata ricoverata per un improvviso malore.
L’accoltellamento al culmine di una lite per motivi familiari, dissapori che covavano da tempo. Dopo i fatti il ragazzo sarebbe fuggito nelle campagne circostanti di Gioia Sannitica, alla frazione Caselle in particolare, dove insiste il Castello di Gioia Sannitica, ma è stato poche ore dopo ritrovato dai carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, che stanno conducendo le indagini unitamente ai colleghi del reparto operativo di Caserta, e rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dopo il ricovero in ospedale per la ricucitura di un tendine della mano. Ha confessato il delitto: “Sono stato io, ho ucciso mio fratello”.
