PIEDIMONTE MATESE. “E’ tornato il Podestà a Piedimonte Matese: il sindaco convoca a casa sua rappresentanti di commercianti e cittadini scelti da lui per fare gentili concessioni in cambio del silenzio”: tuona “Progetto Piedimonte”.

Piano traffico: “Dopo 13 giorni nessuna risposta. Ai rappresentanti eletti dai cittadini nessuna risposta, agli amici un giro in passerella”.

E noi che eravamo rimasti a tantissimi anni fa, quando non veniva ancora eletto un primo cittadio – sindaco ma esisteva un Podestà e corrispondeva al nome di Vincenzo Cappello, padre di Dante Cappello, onorevole di Alife che tanto lustro ha dato al nostro territorio matesino, degnamente rappresentato in ogni livelo istituzionale, e nonno dell’ex Sindaco Vincenzo Cappello, fascia tricolore a Piedimonte Matese per due mandati dal 2008. Al Podestà Vincenzo Cappello la cittadina di Piedimonte Matese ha intitolato una delle piazze principali del paese, Piazza Vincenzo Cappello, già Piazza Carmine, oltre all’Istituto Alberghiero, oggi IPSEOA. Nel 2022 il gruppo consiliare in oggetto accosta l’attuale fascia tricolore matesina, Vittorio Civitillo, alla figura di Podestà.

“Lo scorso 5 agosto, il nostro gruppo, composto da 4 consiglieri comunali eletti dai cittadini, ha inviato un’interrogazione al sindaco sul Piano traffico – la nota del gruppo consilaire “Progetto Piedimonte” del capogruppo Costantino Leuci.

“Dopo 45 giorni nessuna risposta. L’8 settembre, gli stessi, unitamente all‘altro consigliere di minoranza (Andrea Boggia, ndr), hanno chiesto la convocazione di un Consiglio comunale aperto ai cittadini, come prevede il Regolamento comunale, per una discussione pubblica sul tema del traffico che sta facendo parlare tutta la città e non solo – continuano i consiglieri comunali.

Dopo 13 giorni nessuna risposta. Negli ultimi giorni, invece, il sindaco convoca a casa sua rappresentanti di commercianti e cittadini scelti da lui, per fare gentili „concessioni“ in cambio del silenzio. Poi convoca anche i comitati di consulenti, che non rappresentano affatto la città, visto che sono stati scelti da lui stesso tra parenti, amici e dipendenti, per rivolgere proclami senza essere mai contraddetto. Dunque, ai rappresentanti eletti dai cittadini nessuna risposta, agli amici un giro in passerella. MA PIEDIMONTE HA UN SINDACO O UN PODESTÀ? Ai posteri l’ardua sentenza – conclude la nota.

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  1. Settembre 22, 10:37 Mustafa Lasciafa

    E’ il problema degli storici come Leuci: ricordano a menadito cosa è accaduto nei secoli scorsi e dimenticano le cose di ieri, quando erano al potere e lo gestivano esattamente nel modo che oggi addebitano agli altri…..
    È il dramma di chi narra la storia, anche in modo apprezzabile, senza averla capita……

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