PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. Allevatori bufalini e brucellosi, il Vice Presidente Coldiretti Caserta prende le distanze dal direttore Loffreda?

“Deve cominciare l’applicazione di un “percorso di recupero sartoriale” per le imprese agricole in modo da non farle chiudere definitivamente e/o farle trasferire altrove“.

“Non si può non esprimere solidarietà verso gli Allevatori di bufala Casertani che a colpi di alcune centinaia di abbattimenti alla volta vedono decimare e a volte chiudere le stalle lo sostiene Francesco D’Amore, Vice Presidente Coldiretti Caserta, che in qualche modo va a smentire quando affermato dal direttore Coldiretti Campania, Salvatore Loffreda di Piedimonte Matese e riportato dall’associazione Altragricoltuira. Dove finisce il rigore ed il rispetto delle regole sanitarie deve cominciare l’applicazione di un “percorso di recupero sartoriale” per le imprese agricole in modo da non farle chiudere definitivamente e/o farle trasferire altrove… cosa non sempre possibile. L’agitazione di questi giorni ha radici molto profonde e non può essere repressa militarmente ma con il buon senso mettendo al centro la sopravvivenza di ogni singola Azienda zootecnica – conclude D’Amore.

ECCO LE ACCUSE DI ALTRAGRICOLTURA

Perché il dirigente della Coldiretti (Salvatore Loffreda, ndr) dice bugie?

Perché ha sostenuto che la vaccinazione è contro gli interessi degli allevatori?

Forse perchè si comprometterebbe il business di Cremonini con cui la Coldiretti è in affari attraverso Filiera Italia?

Lo sanno gli allevatori casertani? – sostiene l’organizzazione sindacale Altragricoltura che in questi mesi tanto si sta battendo per difendere gli interessi degli allevatori bufalini che lamentano le inefficienze del Piano regionale per contrastare la brucellosi bufalina.

ED ECCO IL POST CON IL VIDEO

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