PIEDIMONTE MATESE / Verso il voto al Consorzio Bonifica. Elezioni Sannio Alifano, corto circuito: ricorso contro se stessi. I candidati del vicepresidente Simonelli contestano le sue scelte “arbitrarie”.

“Il Consorzio si avvia verso il voto democratico dei soci sotto la guida di chi fa contemporaneamente il giocatore, l’arbitro e il guardialinee, ma quando chiama il fuorigioco, lo fischia contro la propria squadra”.

di Nicola De Ieso

Riceviamo, ed interamente pubblichiamo, il comunicato di Coldiretti Campania.

Il caos del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano, a dieci giorni dal voto per il rinnovo delle cariche, è deflagrato in farsa. È quanto affermano le federazioni provinciali di Coldiretti Caserta e Benevento – che sostengono la lista “Terra e Acqua” – commentando l’ultimo atto di un percorso elettorale totalmente fuori controllo, che ha visto l’esclusione di candidati e di liste da parte di un organismo in cui figurano candidati in corsa.

Un ricorso affidato ad uno studio legale di Maddaloni è il definitivo corto circuito della credibilità e della democrazia interna di un ente di fondamentale importanza per la vita delle imprese agricole. Quattro candidati della lista “Impegno per i Consorziati”, animata e voluta dal vicepresidente Alfonso Simonelli – che è alleata in alcune fasce di rappresentanza con la lista del presidente uscente “Sviluppo e Progresso per il Sannio Alifano” – hanno affidato ad un avvocato l’azione legale presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, contestando la legittimità di ben 10 delibere votate dalla Deputazione Amministrativa del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano – in cui sono presenti gli stessi presidente e vicepresidente – per “violazione del regolamento elettorale consortile”.

Tra le motivazioni giurisprudenziali del ricorso si leggono: “violazione di legge”, “violazione e falsa applicazione degli artt. 1, 7, 9 del regolamento elettorale del consorzio”; “violazione e falsa applicazione dell’art. 22 dell’lrc 4/2003”; “violazione e falsa applicazione dell’artt. 12 dello statuto del consorzio”; “incompetenza”; “eccesso di potere per ingiustizia manifesta”; “palese illegittimità di comportamento”; “arbitrarietà”; “violazione del principio di trasparenza, imparzialità e buon andamento”; “sviamento di potere”.

La mano destra non sa cosa fa la sinistra – incalzano le federazioni provinciali di Coldiretti – con conseguente imbarazzanti. Il Consorzio, pertanto, si avvia verso il voto democratico dei soci sotto la guida di chi fa contemporaneamente il giocatore, l’arbitro e il guardialinee, ma quando chiama il fuorigioco, lo fischia contro la propria squadra. Non serve aggiungere altro per comprendere che il Consorzio è ormai fuori controllo – concludono Coldiretti Caserta e Benevento – esponendo l’ente a pesanti rischi per i contenziosi e per i conseguenti danni economici e di immagine. Siamo sempre più convinti che occorra un intervento deciso degli organi di controllo prima che la degenerazione amministrativa si scarichi sulle imprese agricole.

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