Venafro. Ovinio Rufo in Dacia fu legato della Legione XIII Gemina.

Legione voluta da Giulio Cesare nel 57 a.C, in prospettiva della spedizione di assoggettare le tribù belgiche in uno dei suoi primi interventi nei conflitti interni alle popolazioni galliche.

di Giuseppe Pace, gia prof. del Meci in Romania.

Venafro, situata nella media valle del Volturno, è una ricca cittadina molisana con un ambiente naturale e storico da conoscere meglio. Tra le molte sue personalità illustri del passato storico va ricordato anche Ovinio Rufo, che raggiunse il grado di Legato di Legione XIII Gemina ad Alba Iulia, nella Dacia conquistata nel 106 d. C. da Traiano.

Ovinio è un nome che deriva dagli ovini della Transumanza, da me trattata nel saggio Canale di Pace, Amazon 2019. Molte furono le battaglie di tale legione che si fregiava del simbolo del leone, riportato accanto alla città attuale di Alba Iulia in Romania. La legione XIII Gemina fu voluta da Giulio Cesare nel 57 a.C, in prospettiva della spedizione di assoggettare le tribù belgiche, in uno dei suoi primi interventi nei conflitti interni alle popolazioni galliche.

Durante le guerre galliche la legione partecipò alla battaglia del Sabis contro I Nervi (appena costituita), partecipò all’assedio di Gergovia, e anche alla battaglia di Alesia dove il senatore populares Giulio Cesare sconfisse, con intelligente strategia militare, l’esercito sterminato guidato dal principe Vercingetorice.

Dopo le campagne in Gallia, prese parte alla guerra civile contro I consoli optimates, seguendo Cesare quando attraversò il Rubicone. La legione rimase sempre fedele a Cesare durante tutto il conflitto, fino al decisivo scontro di Farsalo del 48 a.C. Nel 46 a.C. aiutò Cesare nella campagna africana che culminò con la battaglia di Tapso. L’anno successivo prese parte alla campagna spagnola contro i figli di Pompeo che culminò nella battaglia di Munda nel 45 a. C. Per la sua grande fedeltà, Cesare premiò la legione con terre e cospicui premi e la legione accompagnò il condottiero durante i suo trionfi a Roma.

La Legio XIII acquisì l’appellativo Gemina (gemella per indicare le legioni costituite a partire da porzioni di altre legioni), dopo che fu rinforzata con i legionari veterani provenienti da altre legioni dopo la battaglia di Azio. Augusto inviò poi la legione a Burnum (l’odierna Tenin) nella provincia romana dell’Illiria (oggi in Croazia), mentre nel 16 a.C.., la legione fu trasferita ad Emona (odierna Lubiana), in Pannonia, dove dovette fronteggiare le ribellioni locali.

Dopo il disastro militare di Tetpburbo del 9 d.C. con la perdita di 3 legioni, la Legio XIII fu inviata a Vindonissa, nella provincia della Germania Superiore, per prevenire ulteriori attacchi delle tribù germaniche. L’imperatore Claudio la spostò in Pannonia e in precedenza in Slovenia attuale. Nell’anno dei 4 imperatori, la XIII Gemina si schierò con Otone contro l’esercito del nord di Vitelio. Sconfitta, fu costretta ai lavori forzati per terminare i lavori di un anfiteatro a Bologna e a Cremona.

Successivamente appoggiò l’esercito di Vespasiano e uscì vincente dalla seconda battaglia di Bedriaco. Nell’89, Domiziano, in occasione delle campagne daciche, trasferì la legione, che si trovava accampata a Vienna, in Dacia ad Alba Iulia, per presidiare l’oro ricavato dai monti Apusenil e per difendere con un’altra legione ad ovest la capitale Sarizegetusa Ulpia Traiana nei pessi dell’attuale cittadina di Hatec con capoluogo Deva, città dove ho svolto servizio 5 anni come docente del Maeci e conosco non pochi dettagli ambientali noti anche agli oltre 5 mila legionari della Legione XIII Gemina comandati dal venafrano Ovidio Rufo.

La capitale della nuova provincia di Dacia sorgeva 50 km ad ovest della precedente capitale Sarmizegetusa Regia che fu espugnata daTraiano sui monti di Orastie grazie ad un traditore greco La nuova capitale romana ebbe un ruolo guida a livello amministrativo e religioso, nel cuore della Dacia o  Transilvania protetta da entrambi i lati dalle due legioni lasciate a guardia della nuova provincia: ad est dalla Legio XIII Gemina di stanza ad Apulum (oggi Alba Iulia) ed a ovest dalla  legio IIII Flavia Felix di stanza a Berzobis.

L‘antica città di Apulum, sorgeva all’incrocio di antiche vie di commercializzazione dell’oro e del sale (considerando la sua notevole vicinanza alle miniere aurifere dell’Alburnus Maior), fu fondata dai Romani a partire dall 102 d.C., con un nucleo di veterani. Fu il centro urbano principale e più esteso dell’intera Dacia, fu importante  fortezza legionaria con le sue canabae e centro giuridico della Superiore (poi Apulensis). Era costituito, oltre al centro militare, da un municipuim Aurelium Apulense divenuto poco dopo colonia Aurelia Apulenis e da un municiuoiu Septimium Apulense più a nord. 

Sotto Antonino Pio fu anche sede del concilium Daciarum trium (posto sotto il controllo di un sacerdos arae Augusti), riunione annuale dei rappresentanti di tutte le comunità della Dacia.  La legione fu poi spostata quando la Dacia fu evacuata, e riposizionata nella Dacia Aureliana cioè a sud del Danubio, dove c’è oggi l’enclave romena di Pancevo. Con l’abbandono della Dacia, la legione fu trasferita nel castrum di Ratiaria dove rimase almeno per tutto il IV secolo. Vexillationes della XIII Gemina sotto l’imperatore Galienonell’Italia settentrionale. L’imperatore, per celebrare la legione, coniò un antoniniano con il leone della legio (259-260). Un’altra vexillatio era presente nell’armata dell’Impero delle Gallie sotto il comando di Victorinus: anche questo imperatore coniò una moneta d’oro per celebrare la legio e il suo emblema. 

Nel V sec. d.C. la Legione XII Gemina, si trovava in  Babilonia d’Egitto, una fortezza strategica sul fiume Nilo, lungo il confine tradizionale tra l’alto e il medio Egitto, sotto il dominio dell’impero romano d’Oriente. Attualmente a Rimini c’è l’associazione culturale “Legio XIII Gemina” che promuove larievocazione storica e archeologia sperimentale. Il gruppo organizza e partecipa a numerosi eventi di epoca romana sia in Italia che in Europa, sia in vesti militari che civili.

Stampa
comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu