ALIFE. 30 medici albanesi in Italia: “Non lasciamo l’amico in difficoltà”, per il Premier Rama. Il commento di Zeppetelli. IL VIDEO.

“Sono 30 anni che ci aiutate, ho vissuto 15 anni a Napoli. Siamo tutti italiani, l’Italia è anche casa nostra”.

“Medici albanesi in aiuto a Bergamo. Il Presidente Fontana, commosso, ringrazia. Vi ricordate quando il capo politico e spirituale di Fontana, il Lumbard Senatore Bossi, voleva sparare in mare agli albanesi che stavano invadendo il Nord? – così ricorda il dr. Gianni Zeppetelli. Poi avendo generato un figlio un poco particolare detto il “Trota” si è accorto che l’unico posto al mondo dove in un giorno concedevano diploma e laurea era l’Albania, ha usato questa possibilità per l’adorato figlio. Ha evitato di sparare sugli albanesi, ha solo continuato ad odiarli. Ora un microrganismo senza anima e con un unico fine, infettare ed uccidere, ha prodotto il miracolo – osserva il medico di Alifetrasformare l’odio per il diverso in riconoscenza e tolleranza, unico effetto positivo riconosciuto al covid-19 finora. Sarebbe ancora più bello se l’on. Salvini, attuale capo dei Lumbard, deponesse quel crocifisso che pubblicamente ostenta ma quotidianamente offende nei comportamenti e si associasse al suo amico Fontana nel ringraziare chi solo qualche mese fa teneva sequestrati in mare“. Eccoli, dunque, i medici albanesi appena sbarcati in Italia: sono destinati agli ospedali di Brescia e Bergamo“Sono 30 anni che ci aiutate, ho vissuto 15 anni a Napoli. Siamo tutti italiani, l’Italia è anche casa nostra. Non lasciamo l’amico in difficoltà – ha dichiarato il Premier dell’Albania, Edi Rama (nella foto e video), che ha accompagnato i 30 medici e infermieri albanesi appena giunti a Verona e diretti agli ospedali italiani.

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