ALIFE / ESCLUSIVO. Tutta la verità sulla scomparsa di Vanessa Bruno, parla il padre Giuseppe: “Rispettate il nostro dolore, lasciateci in pace”.

Mia figlia mi ha sempre smentito in maniera categorica di aver fatto uso di droghe”. Dal Battesimo ad Alvignano alla Santa Messa in suo suffragio prevista per sabato prossimo, 22 gennaio alle ore 18:00, presso la Chiesa di San Sebastiano.

di Vincenzo Martino

In una lunga intervista rilasciata in esclusiva per noi il signor Giuseppe Bruno ha voluto fare chiarezza sulla tragica scomparsa della figlia Vanessa, che ha perso la vita qualche giorno fa a Vicenza dove viveva da sola e lavorava come influencer. Il signor Giuseppe vive da anni ad Alife, in particolare alla frazione Totari, in una casa di proprietà unitamente alla nuova compagna signora AnnaMaria, anch’ella di Alife; si perchè Giuseppe si è risposato nel 1998 dopo essere rimasto vedovo (scomparve, difatti, prematuramente nel 1994 la moglie Sonia). Tante le falsità raccontate su questa drammatica vicenda tanto che l’ex poliziotto ha voluto mettere le cose in ordine nel mentre aspetta l’esito dell’autopsia (i risultati si avranno fra non meno di un mese) sul corpo della sfortunata figlia, che purtroppo non riavrà più.

Ma procediamo per gradi.

Il 65enne, attualmente pensionato, risiede tutt’ora alla frazione Totari da oltre 24 anni: in attività è stato Soprintendente Capo della Polizia di Stato, con servizio a Vicenza (dal 1978 al 1997), poi trasferito presso la Procura della Repubblica di Napoli, sezione investigativa. Ma durante la sua permanenza nel vicentino conobbe una donna brasiliana, Selva, presto andò a vivere con lei, e dalla cui relazione nacque il 13 febbraio del 1998 Vanessa, appunto. Quando gli si prospettò il trasferimento la signora, separata da un precedente marito, in un primo momento scese nel casertano ed insieme consentirono, all’allora piccola Vanessa, di ricevere il Sacramento del Battesimo nella Chiesa di San Pietro ad Alvignano; ma subito dopo “alla signora non piacque vivere in questi posti e preferì tornare a Vicenza con mia figlia – continua Giuseppe, quindi continuare a vivere in un piccolo appartamento che aveva in fitto nel Veneto.

Giuseppe, che nel frattempo si era risposato con la nuova compagna, AnnaMaria di Alife, continuò ad avere un rapporto confidenziale tanto con la sua ex convivente che con sua figlia Vanessa: la andava, difatti, a trovare nel Nord Italia molto spesso e quando non poteva aveva frequentissimi contatti telefonici (gli versava regolarmente anche il mantenimento, e fino a questo mese di gennaio del 2022).

Gli ottimi rapporti che aveva mantenuto anche con la madre della figlia, che si manteneva facendo la baby sitter, gli consentivano di essere ospitato nel vicentino presso la abitazione di quest’ultima oppure presso quella dove domiciliava la figlia 23enne, e tutti insieme trascorrevano intere giornate in armonia a pranzo ed a cena. Giuseppe, pur nella lontananza dalla figlia, riusciva a mantenere contatti costanti con lei ed a seguirla nel suo percorso di crescita e maturità, dandogli tante soddisfazioni: la ragazza si era, difatti, diplomata col massimo dei voti ed era riuscita a trovare quello sbocco professionale tanto desiderato: “Da allora Vanessa non è più scesa in Provincia di Caserta ci confida Giuseppe. Causa anche la pandemia da covid sono ormai tre anni che non ci vedevamo ma, come sempre, si sentivano molto spesso. Quest’anno sarebbe dovuta scendere anche per mantenere una promessa fattami: “scenderò, papà, ma devo portare con me la mia migliore amica”, mi aveva confidato; ed io le ho risposto: “va bene, porta chi vuoi: sarete le benvenute”.

Tra momenti di comprensibile emozione Giuseppe ci continua a parlare della figlia: “La andavo a trovare spesso. Quando era piccola sovente la accompagnavo a scuola. Una volta era fidanzata con un militare statunitense, in servizio presso la Caserma “Ederle” di Vicenza; me lo presentò pure, era davvero un bravo ragazzo, ma poi la storia finì e lui se ne tornò negli Usa“. Ma il suo desiderio era quello di vivere accanto a lei: “Più volte ho tentato di farla scendere da noi ma lei mi liquidava così: “Papà, ti voglio bene: ti vengo a trovare ma la mia vita è qua”.

Poi il dramma. Domenica 9 gennaio 2022, alle ore 11:50, ricevette una telefonata dal nuovo compagno della madre, Dario (l’uomo lavora in una fabbrica di Vicenza di confezioni in plastica), per informarlo circa la improvvisa scomparsa di Vanessa. “Non potevo partire subito in quanto sprovvisto dei pneumatici da neve – racconta Giuseppe – cosa che ho fatto montare lunedì 10 di buon mattino, quindi partito alla volta di Vicenza con mia moglie AnnaMaria“. Dopo il decesso, che probabilmente è avvenuto nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 gennaio, è stato contattato dal Sostituto Commissario della Questura di Vicenza: “lui mi ha informato dei fatti, che mia figlia è stata trovata nel letto deceduta così come si è addormentata, a casa di un amico“. Purtroppo, per ordine del giudice, non ha potuto neppure vedere la figlia. Quindi, martedì 11 è stato ricontattato per poter tornare in Questura solo mercoledì 12 per la consegna degli oggetti personali di Vanessa: le chiavi di casa, la borsa e poc’altro. Sempre mercoledì, nel pomeriggio, la autopsia sul corpo della ragazza e solo ieri, lunedì 17 gennaio, i funerali in una chiesetta di Vicenza, in una funzione non religiosa ma solo con la benedizione della salma. Quindi, rispettando le volontà in vita della ragazza, la cremazione, le cui ceneri rimarranno ora nella sua Vicenza, la cui mamma ha preferito tenersele in casa con lei nonostante il padre abbia chiesto di portarle giù e custodirle nel cimitero di Alife. “Sono stato contattato da diversi giornalisti, anche delle reti RAI, della trasmissione “La vita in diretta” in particolare, oltre che da diverse testate giornalistiche della carta stampata, ma mai ho rilasciato loro alcuna dichiarazione se non limitandomi a dire che non conosco i fatti per come si sono succeduti e se c’è un colpevole è giusto che paghi“. Ora si attendono i risultati dell’autopsia che arriveranno tra non meno di un mese, ma intanto è stata già disposta una Santa Messa in suo suffragio per sabato prossimo, 22 gennaio, alle ore 18:00, presso la Chiesa di San Sebastiano sempre ad Alvignano (qui Giuseppe viveva con la famiglia e dove tutt’ora vivono tre sorelle dell’uomo, anche se lui era originario di Caiazzo). Ed ora: “Mia figlia mi ha sempre smentito in maniera categorica di aver fatto uso di droghe. Ora chiedo di rispettare il nostro dolore e di lasciarci in pace. Se i giornalisti vogliono informazioni ci sono delle indagini in corso“. Giuseppe ha un’altra figlia, Eleonora, oggi 35enne, che a 7 anni è rimasta orfana di madre, ma che è vissuta con lui fino a tre anni fa prima di essere assunta, guarda caso, proprio a Vicenza come guardia giurata.

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