BELLONA / TRIFLISCO. Questione Ilside, il Comitato cittadino: “Ci si ostina a sostenere la validità un’ordinanza emessa nel settembre 2013″.

“E tutto a dispetto dei continui moniti della Regione ribaditi fermamente coi quali si è intimato al Comune di adoperarsi per una pronta soluzione”.

Il tempo scorre inesorabile. Tra tavoli tecnici, incontri istituzionali, soluzioni annunciate a mo’ di trombone ma mai portate a compimento sono trascorsi quasi otto mesi da quel funesto 11 luglio del 2017 – recita il comunicato a firma del Comitato cittadino. E ci ritroviamo ancora a discutere dei cavilli burocratici che si frappongono all’avvio della messa in sicurezza. Ci si ostina a sostenere la validità ed efficacia di un’ordinanza “contigibile e urgente” emessa nel settembre 2013. È paradossale già che un provvedimento emesso in relazione ad una situazione di emergenza venga adottato ad un anno e mezzo dal manifestarsi dell’urgenza. Ma ancor più paradossale è che un provvedimento d’urgenza possa prolungare la propria efficacia per quasi cinque anni. É come ammettere che per quasi cinque anni il provvedimento è rimasto lettera morta e l’urgenza è rimasta irrisolta. E tutto a dispetto dei continui moniti della Regione ribaditi fermamente sia alla seduta della Commissione Ambiente del 12 gennaio sia al tavolo tecnico del 23 febbraio, coi quali si è intimato al Comune di adoperarsi per una pronta soluzione. In ogni caso vorremmo rammentare ai nostri amministratori che moduli operativi e scelte normative interessano poco alla cittadinanza. La comunità, stanca di insulsaggini e del continuo procrastinare, esige una risoluzione tempestiva della vicenda, a prescindere da quelli che saranno i percorsi amministrativi per cui si opterà. La Regione ha palesato apertamente anche la disponibilità a subentrare in via sostitutiva al Comune. Dunque, se non c’è la volontà o la disponibilità a realizzare la messa in sicurezza, è ora che il Comune si faccia da parte, cedendo il passo a chi ha dato garanzie di intervento. In sintesi il Comitato chiede che:
– l’amministrazione comunale emetta l’ordinanza in danno o qualsiasi atto equipollente utile a sbloccare una situazione, che ristagna ormai da troppo tempo;
– in difetto consenta alla Regione di sostituirsi nella gestione della vicenda.

Stampa

comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu