CAIAZZO. Stamane in città la presentazione del volume “Il Liber defunctorum di Caiazzo – L’Obituario contenuto nel Cod. Vat. Lat. 14736 – (secc. XI-XVII)”.

Previsti gli interventi del Vescovo Valentino Di Cerbo, Paolo Vian, Direttore Dipartimento dei Manoscritti Biblioteca Apostolica Vaticana; Andrea Tilatti, docente Università di Udine; Laura Esposito, curatrice dell’opera, il sindaco Stefano Giaquinto e Luigi Arrigo, Direttore Archivio Storico diocesano.

La Diocesi di Alife-Caiazzo, in collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana presenta al pubblico il volume “Il Liber defunctorum di Caiazzo – L’Obituario contenuto nel Cod. Vat. Lat. 14736 – (secc. XI-XVII)”: in città stamane 10 novembre presso il Palazzo Mazziotti. Occasione di rinnovata collaborazione tra la Diocesi e la Biblioteca “del Papa”, la pubblicazione recupera alla ricerca un singolare documento della storia caiatina che vede la luce nella collana “Studi e testi”, confermando il lavoro degli studiosi che collaborano con l’Archivio storico diocesano. La Diocesi di Caiazzo ha conservato negli anni un notevole patrimonio archivistico, soprattutto di epoca medievale, integro fino alla prima metà del secolo scorso, quando, per alterne vicende una parte di esso giunse alla Biblioteca Apostolica Vaticana e divenne parte del fondo Vaticano Latino. Invece, circa 1500 pergamene di epoca medievale finirono in deposito presso l’Archivio di Stato di Napoli. Dal dicembre del 2016, ritornarono alla Diocesi e dove attualmente sono oggetto di un intervento di conservazione e riordino. Il clima di interesse per la memoria storica del territorio ha condotto ad un nuovo impegno per la ricerca su quanto non è più possibile recuperare al territorio caiatino, soprattutto ai documenti rari e antichi, ora parte integrante e preziosa del fondo Vaticano Latino della Biblioteca Apostolica Vaticana. Tra questi va menzionato il codice Vat. Lat. 14736, un raro esemplare di obituario campano, ora offerto agli studiosi ad opera della studiosa Laura Esposito. Il certosino lavoro di ricerca e confronto delle fonti è stato arricchito anche grazie all’opera di riordino della documentazione caiatina, dove Esposito ha potuto fare uso di documenti e registri per la redazione degli indici onomastici e per il confronto con documenti coevi o successivi per la ricostruzione delle famiglie e la verifica dei dati ricavati dal codice vaticano. A breve vedranno la luce altri due importanti lavori: la pubblicazione del VI volume dedicato alle pergamene dell’Archivio Vescovile di Caiazzo (documenti relativi al regno di Roberto d’Angiò) e la trascrizione dell’Epistolario dei Vescovi caiatini, risalente al XIV secolo.

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