Campitello Matese. Turismo invernale che non decolla: continua una situazione di stallo a cui sono chiamate a rispondere le istituzioni.

Comune che lamenta anche il trasferimento di un finanziamento pari a 8 milioni di euro nell’ambito del Patto per il Sud.

Non sono bastate audizioni in Commissione, un consiglio regionale convocato con un solo tema all’ordine del giorno, per chiarire tutta la criticità di una situazione che si sta trascinando da diverso tempo, ormai. Stiamo parlando delle stazioni sciistiche di Campitello Matese e Capracotta e di un turismo invernale che non riesce a decollare. Responsabilità primaria è da attribuire, in particolar modo, alle istituzioni, ma anche ai proprietari degli immobili, operatori economici ed la società Funivie chiamati. Un progetto di una vasta area a ridosso delle due province di Campobasso e Isernia c’è già ed è contenuto in un documento sottoscritto dai sindaci di San Massimo, Roccamandolfi, Campochiaro, Cantalupo nel Sannio, Colle d’Anchise, Guardiaregia, Macchiagodena, San Polo, Santa Maria del Molise e Spinete. In buona sostanza il Comune di San Massimo vorrebbe assumere la titolarità degli impianti di risalita attraverso il trasferimento, da parte della Regione, di quelli che sono gli asset di proprietà, avendo un rapporto stretto col proprio territorio in grado di assicurare una adeguata gestione organica e programmata della località. La Regione diventerebbe soggetto erogatore del finanziamento mentre il Comune dovrebbe essere proprietario, programmatore e attuatore degli sviluppi e al privato sarebbe affidata la gestione. Comune che lamenta anche il trasferimento di un finanziamento pari a 8 milioni di euro nell’ambito del Patto per il Sud.

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