Cerreto Sannita. Operazione “The Queen”, arrestato per corruzione dirigente dell’ufficio tecnico di Cerreto Appalto per il restauro della Torre medievale.

La Finanza ha eseguito anche 14 perquisizioni nei confronti di nuovi soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda.

Con l’accusa di presunta corruzione e turbata libertà degli incanti, gli agenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, coordinati dalla Procura napoletana, – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno messo ai domiciliari l’ingegnere Letizio Napoletano, responsabile dell’Ufficio Tecnico lavori pubblici del Comune di Cerreto Sannita. La vicenda è legata all’appalto per i lavori di restauro della locale Torre Civica Medievale, nell’ambito del quale il 62enne era Presidente della Commissione di gara. Trattasi “di una costola dell’operazione The Queen, nel cui contesto erano state rilevate numerose asserite irregolarità afferenti a svariate gare di appalto, di committenza pubblica, gestite da Enti Pubblici delle Province di Napoli, Caserta e Benevento, facendo emergere la sistematica operatività di “colletti bianchi” in grado di incidere, secondo l’accusa, in maniera determinante sull’aggiudicazione di dette gare di appalto, in favore di imprese “predesignate”, alcune delle quali riconducibili a soggetti vicini alla criminalità organizzata”. In tale ambito “venivano riscontrate, tra le altre, irregolarità afferenti alla predetta procedura a evidenza pubblica, con particolare riferimento all’illecita aggiudicazione della stessa, a favore della Bretto Opere stradali Srl, ottenuta attraverso condotte corruttive di pubblici ufficiali della stazione appaltante rimasti ignoti”. Ulteriori accertamenti “con riguardo a tale affidamento – volti peraltro a riscontrare le dichiarazioni auto ed etero accusatorie di uno dei principali indagati (Antonio Sommese, nipote dell’ex assessore alla Regione Campania Pasquale) il quale raggiunto da misura cautelare degli arresti in carcere ha deciso di fornire un contributo alla giustizia – hanno consentito di di svelare le ipotesi delittuose oggetto della misura restrittiva eseguita nei confronti di Napoletano. Nel corso degli accertamenti sono state riscontrate gravi anomalie anche nella fase di esecuzione dei lavori, come il conferimento di incarico di “controllo e assistenza tecnico-scientifica agli scavi” ad opera dell’ingegnere Napoletano nei confronti di un archeologo, in violazione dei principi di buon andamento ed imparzialità della Pubblica Amministrazione.

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