PIEDIMONTE MATESE / CASERTA. Caos elezioni provinciali, interviene Leuci: “Pd alternativo alla Lega ed al centrodestra, inopportuni nelle nostre liste candidati che amministrano col carroccio”.

Allora non sarebbero candidabili neppure Russo e Villano, poichè il primo da Santa Maria C.V. governa con la Lega e Mastroianni, così come il secondo da Orta di Atella con Elveri.

“Le dichiarazioni rese alla stampa dal responsabile degli Enti Locali del Pd Caserta ed il comunicato diramato dalla lista Democratici per Caserta, in risposta alla giusta richiesta di chiarezza e rispetto per le regole avanzata dalla presidente provinciale Camilla Sgambato, componente della segreteria nazionale, sono il chiaro tentativo di condividere con tutti le responsabilità di scelte irrispettose verso chi lavora quotidianamente per la crescita del Pd e verso la sua comunità”. Lo dichiara Costantino Leuci, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Caserta. Non ci interessano nomi e posizionamenti, la vera questione è il principio basilare da seguire: il Pd è o non è alternativo, a tutti i livelli, alla Lega e al centrodestra a trazione salviniana? È o non è inopportuna la presenza nelle liste di riferimento del PD di candidati che amministrano con leghisti ed esponenti del centrodestra? Principio che abbiamo cercato di far valere anche nella segreteria del 5 settembre, come gli altri ben sanno e ricorderanno, quando abbiamo anche spiegato 1) che bisognava coinvolgere gli iscritti, ma c’è stato risposto che non c’era tempo; 2) che bisognava determinare bene i requisiti dei candidati da scegliere tra iscritti ed elettori alle primarie, e 3) che bisognava fare una sola lista per rafforzare il Pd. Fortunatamente, a smentire chi vuol far passare il messaggio che tutto, ma proprio tutto, forzature comprese, sia stato condiviso dall’intera segreteria e dagli organi di vertice del partito, inclusa la presidente Camilla Sgambato (tra l’altro assente a quella riunione), è proprio il tenore di alcune frasi estrapolate dal verbale della seduta di segreteria, laddove, recitano: …dopo una vibrata e lunga discussione “in merito ai criteri utilizzabili per proporre o accettare le candidature nelle liste del Partito Democratico ….abbiamo utilizzato due liste per rispondere alle aspirazioni di più candidati oltre i sedici – Di accettare candidati iscritti/iscritte ed elettori/elettrici del Partito Democratico (art.2 dello Statuto)… Ma, al di là, ripeto, di un documento soggetto ad interpretazioni soggettive, ciò che conta è il sacrosanto principio che chi vuole rappresentare i territori in seno ad un e te di secondo livello sotto la bandiera del Pd, non può, in quegli stessi territori, amministrare con la Lega”, conclude il componente della segreteria provinciale.

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