PIEDIMONTE MATESE. Si all’Ospedale di I Livello, ma non a condizione di feudo elettorale permanente?

Povere zone interne campane come il Sannio Alifano, destinate ad essere zona di caccia elettorale dei big napoletani o costieri. Quando avrà un altro uomo che si faccia valere, fosse anche come l’ex dr. Dante Cappello? Mai più?

di Giuseppe Pace

Feudo elettorale che tramonta e che rinasce dalle ceneri prima che un altro feudo cresca e si esprima in tutta la sua forza di copia e incolla o idem con patate? Il 22 aprile c. a. scrissi un articolo su questo media in difesa di chi si dava da fare perché l’Ospedale Civile A. G. P. di Piedimonte Matese (CE) non continuasse ad essere declassato ingiustamente per un territorio montano e decentrato come quello matesino e dell’intero Sannio Alifano. Oggi, invece, ho delle perplessità a promozione di I Livello, pare avvenuta dell’Ospedale civile piedimontese. Tale “miracolo” si manifesterà, se si manifesterà, grazie all’intercessione di alcuni Sindaci locali dal Governatore della Campania, V. De Luca, che ha detto si perché probabilmente si avvicinano l’elezioni regionali. Ma non è buona cosa se il si è determinato dalle scadenze elettorali, che devono rinnovare ruoli, cariche e poteri locali. Significa che funzionano ancora i feudi elettorali con il voto di scambio e non d’opinione. Nell’altro articolo, prima citato, scrivevo del feudo cappelliano ultradecennale a Piedimonte Matese e circondario. C’è ancora oggi con il Pd che porterà i voti al Pd campano-salernitano con De Luca che si ricandida a governatore? Ha ragione la sezione piedimontese di Fratelli d’Italia a reagire sui media come questo. Povere zone interne campane come il Sannio Alifano, destinate ad essere zona di caccia elettorale dei big napoletani o costieri. Quando avrà un altro uomo che si faccia valere, fosse anche come l’ex dr. Dante Cappello? Mai più? Chissà? Il mio compagno di classe piedimontese, Ranieri del ramo cadetto dei nobili Gaetani, nel presentare il suo”Trittico” sulla storia locale insieme all’ex Sindaco locale, C. Sarro, ha detto che Piedimonte Matese è in crisi per colpa dei politici che non ascoltarono il suo avo a mettere in loco un’azienda dello svizzero Berner che poi la mise a Salerno, né ascoltare il buon E. Schefli mecenate locale. Qualcuno del Sodalizio accogliente gli ha fatto notare, giustamente, che Piedimonte Matese oggi ha più cultura più di prima e non ci può ridurre a scrive solo”Amarcord”. Ranieri ha tirato in ballo, nell’argomentare il suo intervento pubblico, anche il suo palazzo ducale in comproprietà con le cugine- non del suo stesso pensiero in merito al da farsi- che sta decadendo giorno per giorno senza una soluzione promozionale accettabile. Il Mezzogiorno è zeppo di casi di palazzi antichi nobiliari e di possidenti del passato che passano di proprietà in proprietà con notevole spese pubbliche e il contribuente non consensiente. In altro incontro precedente del medesimo sodalizio culturale, al quale diedi l’adesione nel 1984, si è parlato allarmati dell’avvenuto declassamento ospedaliero locale. Ho visto ed udito con piacere ciò che il dr. Rosario Di Lello, autore di saggi ed articoli anche storici del Matese campano, ha ricordato storicamente e con riferimenti bibliografici precisi e concisi. Egli ha detto che l’ospedale civile piedimontese, prima (cioè circa 55 anni fa) si chiamava “infermeria” e che anche altri comuni come Ailano e Letino avessero ospedali d’assistenza ai malati. Forse prima, direi, c’era più rispondenza tra bisogni locali e prevenzione e cura dei malati. Oggi, invece, con la cosiddetta razionalizzazione della spesa i comuni lontani dall’ospedale civile sono penalizzati per la cura ai malati e se questi hanno un ictus e un arresto cardiaco devono aspettare un’ora che arrivi l’autoambulanza ed un’altra ora per giungere al pronto soccorso ospedaliero. Fanno in tempo a morire in due ore d’attesa, frutto dlla razionalizzazione della sanità campana e non solo. Negli ospedali campani da decenni si sono nominati direttori sanitari provvisori medici non specializzati e ciò per grazie ricevute dal politico di turno dei vari feudi elettorali, adesso pare che il sistema stia per cambiare in meglio. Fatta la legge trovato l’inganno? Si spera che la coscienza civica del cittadino campano, nel frattempo, sia cresciuta anche grazie alla scuola di massa. Il monito di Pietro Calamandrei, ben evidenziato nell’Aula Magna della scuola media piedimontese, vicino alla Villa Comunale, è sempre valido come fu richiamato dalla Commissario del Prefetto di Caserta al Comune di Piedimonte Matese:”Solo la scuola può compiere il miracolo di far diventare cittadino il suddito”! L’attuale nostra scuola, a me pare, che soffra di burocratismo e statalismo (con mancanza di diritti elementari come la scelta dello studente adulto sia della scuola che del dirigente e del docente disciplinare, soprattutto alle università e medie superiori non obbligatorie, dunque non necessariamente gratis e statali come avviene già in altri Paesi più avanzati del nostro, Francia compresa) e quel miracolo, invocato dall’uomo di pensiero attivo e dalla commissaria menzionati, diviene sempre meno facile, soprattutto a Napoli con alta percentuale di abbandono scolastico e con una forbice nord-sud che si allarga ancora.

Stampa

comment Nessun commento

Sii il primo a lasciare un commento alla notizia

mode_editLascia un commento

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

menu
menu