San Salvatore Telesino. La piccola Maria di soli 9 anni morì annegata in una piscina: assolti i fratelli Ciocan.

I fatti nel giugno 2016 in un Resort a San Salvatore Telesino: arriva dalla Corte di Assise la sentenza di assoluzione per i due fratelli rumeni

Nel mentre il pm aveva proposto la condanna a 5 e 4 anni, ritenendo provato il reato, i legali dei genitori del vittima avevano invece avanzano la richiesta di dichiarazione di responsabilità dei due imputati, per i quali il difensore aveva sollecitato l’assoluzione per non aver commesso il fatto.

Arriva a distanza di oltre 7 anni la sentenza della Corte d’Assise che ha assolto, perchè il fatto non susiste, i due fratelli rumeni, Daniel Ciocan, 28 anni, e la sorella Maria Cristina, 37 anni: erano entambi accusati di aver abbandonato la piccola Maria di soli 9 anni quel giorno, il 19 giugno del 2016, in piscina da sola. Il suo corpicino fu poi rinvenuto senza vita in un restort di San Salvatore Telesino.

Secondo gli inquirenti, la sera della tragedia la piccola era a bordo della Polo con la quale Daniel era andato a prendere la sorella a Telese. Loro l’avrebbero condotta prima all’esterno del resort, poi nell’area della piscina; quindi sarebbero andati via e l’avrebbero lasciata lì, senza preoccuparsi del fatto che la bimba non sapesse nuotare e che avesse timore dell’acqua, nella quale si sarebbe immersa, perdendo la vita.

In un primo momento venne contestato all’uomo l’omicidio, in concorso con Maria Cristina, oltre alla violenza sessuale sempre a carico di Daniel. Per entrambi era stata chiesta due volte la custodia cautelare in carcere, respinta dal gip con decisione confermata dal Riesame e, quindi, dalla Cassazione.

Nel novembre del 2020, a distanza di quattro anni e mezzo, la chiusura dell’indagine; nessuna traccia dell’omicidio e della violenza sessuale, ma solo l’abbandono di minore per i due. Per i titolari della struttura l’addebito che non avrebbero adottato le misure di sicurezza idonee ad evitare l’accesso alla piscina, profonda un metro e mezzo: non luogo a procedere.

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