Venafro / Isernia. Finanza sequestra mezzo quintale di botti illegali, coinvolto un ambulante marocchino.

un grande emporio del venafrano dove sequestrati 14500 articoli, luminarie e accessori per l’abbigliamento con marchio contraffatto.

Negli ultimi giorni, nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio i militari del comando provinciale della guardia di finanza di Isernia, le Fiamme gialle hanno ‘pizzicato’ un ambulante marocchino dedito alla vendita di artifici pirotecnici illegali e illegalmente commercializzati. Le immediate attività di perquisizione eseguite dai finanzieri sia sull’autovettura in uso al soggetto che presso la sua abitazione hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro circa mezzo quintale di artifici pirotecnici, tra cui alcuni tipo ‘cobra’, che in base ai primi accertamenti risulterebbero non conformi agli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale. Al termine delle operazioni, il soggetto è stato denunciato all’autorità giudiziaria competente per detenzione e commercio abusivo di materie esplodenti i prodotti sequestrati, se immessi in commercio, avrebbero potuto causare nocumento alla salute e sicurezza pubblica, soprattutto se fossero finiti nelle mani di bambini.

Inoltre, hanno scoperto un grande emporio del venafrano ove hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di materiale elettrico, tra cui numerose luminarie, e accessori per l’abbigliamento con marchio contraffatto. In totale oltre 14500 articoli sequestrati.

La merce, che era esposta nel negozio per la commercializzazione e per la grande maggioranza destinata agli addobbi natalizi, del valore complessivo di oltre 75.000 euro, presentava marchio CE apposto in maniera indebita o marchi e segni distintivi di note case di moda contraffatti ed era del tutto sprovvista delle informazioni minime previste dalla normativa nazionale e comunitaria a tutela della sicurezza e della salute dei consumatori. Il titolare del magazzino è stato denunciato alla procura della repubblica di Isernia per i reati di commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.

I procedimenti penali si trovano ancora nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive davanti all’autorità giudiziaria ai sensi del codice di procedura penale. Tali importanti risultati sono stati possibili anche valorizzando gli esiti di pregressa attività di intelligence opportunamente riscontrata attraverso le risultanze delle banche dati in uso al corpo.

L’invito alla cittadinanza è quello di assicurarsi delle condizioni di sicurezza dei prodotti del genere di quelli sequestrati e nel dubbio o nel caso di sospetto di rivolgersi alle forze dell’ordine. Al riguardo, il numero 117 di pubblica utilità della guardia di finanza è a disposizione dei cittadini per garantire loro ogni sorta di tutela ed assistenza possibile. L’attività del corpo s’inserisce nel più ampio contesto di controllo economico del territorio attuato a salvaguardia dell’economia legale, della sicurezza e della salute dei cittadini, anche in sinergia con la polizia di stato e l’arma dei carabinieri, sotto l’egida dell’autorità di governo e di quella giudiziaria pentra, nel comune intendimento di garantire il massimo livello di sicurezza sociale nella provincia.

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