PIEDIMONTE MATESE. Martino chiede una Giunta di larghe intese, Grillo chiarisce: “No, noi coerenti fino in fondo”.

“Il paese non se lo può permettere, per tutta una serie di motivi legati a finanziamenti regionali e cadrebbe di nuovo nella stagnazione post Giunta Cappello”.

Un’estate bollente a Piedimonte Matese, non solo per la colonnina di mercurio che sta facendo registrare temperature in questi giorni che sfiorano i 40°, ma anche per un clima politico che si surriscalda ogni giorno di più. La cittadina, dopo le dimissioni del sindaco Luigi Di Lorenzo, avvenute nella mattinata del 28 luglio scorso, attende i canonici 20 giorni di tempo (la legge gli consente di ripensarci), pertanto lunedì 17 agosto è il tempo massimo, altrimenti voto nella prossima finestra utile che non sarà, a questo punto, quella delle regionali del 20 e 21 settembre 2020. Ma a questo atto se ne è aggiunto un altro: la diffida del Prefetto di caserta, Ruperto, datata 29 luglio, che dà 20 giorni di tempo alla amministrazione comunale, quindi martedì 18 agosto, per approvare il bilancio oppure scioglimento. Torneranno in aula i consiglieri per dare disco verde agli atti contabili? Nel frattempo il dibattito politico si arricchisce di nuove proposte. Il vice Presidente Comunità Montana del Matese, Mauro Martino, aveva lanciato un appello all’indomani della crisi di maggioranza che si era manifestata in tutta evidenza nel corso dell’ultimo Consiglio comunale che aveva portato alla bocciatura del Bilancio stabilmente riequilibrato (solo 7 i voti a favore: Di Lorenzo, Filetti, Martino, Raucci, Spinosa, Mainolfi e Paterno; ben 10 quelli contrari: Grillo, Petella, Riccitelli, Civitillo, Ottaviani, Masella, Bisceglia, Capone, Santopadre e Santillo). “Penso che gli amministratori devono fare un bagno di umiltà e devono fare non uno, ma dieci passi indietro – aveva annunciato il consigliere comunale Martino. Che se viene il Commissario il paese non se lo può permettere, per tutta una serie di motivi legati a finanziamenti regionali e cadrebbe di nuovo nella stagnazione post Giunta Cappello. Il mio invito – qui la proposta di Martino – è rivolto alle forze di opposizioni, quindi Carlo Grillo e Fabio Civitillo, di trovare una soluzione, instaurare un tavolo di lavoro con il sindaco per portare il paese alla prossima finestra elettorale che non sia settembre 2020: potrebbe essere primavera, potrebbe essere fine maggio, in modo che si fa una giunta di larghe intese con figure epicali anche esterne, con qualche assessorato esterno, per permettere al paese di non perdere questi finanziamenti che in effetti a breve arriveranno e che un eventuale Commissario potrebbe non essere interessato, non essendo legato al territorio. Mi appello, dunque, al senso civico di chi vuole bene al territorio: smettiamola con i proclami, le promesse e le chiacchiere e parliamo un pò di sostanza e contenuti. Questa è l’unica strada percorribile per chi vuole bene veramente al paese e fino all’ultimo giorno lotterò affinché questo tavolo si instauri”. Ma secca arriva la risposta del capogruppo di “SiAmo Piedimonte”, Carlo Grillo, che rispedisce l’invito al mittente con un laconico: “Non esiste, noi saremo coerenti fino in fondo”.

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